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sabato, Settembre 6, 2025

Livelli essenziali di assistenza in Molise, Asrem: “I dati del 2023 riflettono il passato, rotta invertita. Il futuro è ora”

AperturaLivelli essenziali di assistenza in Molise, Asrem: "I dati del 2023 riflettono il passato, rotta invertita. Il futuro è ora"

La recente pubblicazione dei dati del Ministero della Salute e della Fondazione Gimbe relativi ai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) per l’anno 2023 ha acceso il dibattito sulla sanità molisana. Se da un lato il Molise si conferma non adempiente, con un punteggio complessivo di 193 punti, è fondamentale contestualizzare questi numeri e interpretare il trend di miglioramento registrato.
I ‘numeri’ si riferiscono ad un periodo antecedente alla attuale gestione sanitaria e che ha risentito dell’emergenza Covid.
“È giusto analizzare i dati, ma è altrettanto doveroso leggerli nel loro contesto temporale – ha dichiarato il Direttore Generale dell’ASReM, Giovanni Di Santo – Il nostro compito, da quando siamo arrivati, è stato quello di avviare un cambio di rotta decisivo e strutturale, in stretta sinergia con la Direzione Generale della Salute della Regione Molise e la Struttura Commissariale. Abbiamo ereditato una serie di problematiche annose, ma il nostro impegno per raggiungere sempre nuovi ed importanti risultati resta. Proprio, il miglioramento di 15 punti, uno dei più significativi risultati a livello nazionale, è un segnale incoraggiante. Dimostra che il potenziale di crescita c’è ed il nostro lavoro è focalizzato sul consolidare e accelerare questo trend positivo, agendo su tutti i fronti per garantire servizi di qualità e certezza di cure ai cittadini molisani.”
Tuttavia, tenendo conto che le aree oggetto di valutazione sono tre: prevenzione collettiva, assistenza distrettuale e assistenza ospedaliera e che ciascun ambito dovrebbe raggiungere almeno 60 punti per essere efficiente, e che il Molise, sul fronte della prevenzione collettiva (sempre nel 2023) si è fermato a 58 punti, oggi le cifre raccontano un contesto decisamente positivo.
“Nel corso della campagna influenzale 2024/2025 – ha rimarcato la Direttrice dek Dipartimento Unico di Prevenzione dell’ASReM, Carmen Montanaro – sono state 60969 le dosi di vaccino antinfluenzale somministrate in Molise, con una copertura del 54% della popolazione ultrasessantacinquenne, calcolata in base ai dati della popolazione residente, così come risulta dall’anagrafe vaccinale regionale (il dato ministeriale del 53,2% è calcolato evidentemente sui dati Istat, per i quali la popolazione residente risulta più numerosa rispetto al dato reale, in possesso degli operatori). Si tratta comunque di un ottimo risultato che colloca il Molise tra le prime dieci regioni con la percentuale di copertura più alta negli ultra65enni ed al quinto posto per copertura su tutta la popolazione. A breve, presumibilmente a metà ottobre come indica il Ministero, inizierà la campagna vaccinale 2025-2026 e saranno messe in atto tutte le strategie per aumentare ulteriormente le coperture vaccinali antinfluenzale per ridurre la morbilità e mortalità associate all’influenza, soprattutto nei gruppi a rischio (anziani, soggetti con comorbidità, bambini, operatori sanitari). Le strategie si baseranno su un approccio integrato, combinando interventi organizzativi, comunicativi e formativi coinvolgendo in primo luogo i medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta, i farmacisti, i centri vaccinali ASReM e gli specialisti ospedalieri e territoriali, per garantire una maggiore capillarità nel raggiungere tutti i pazienti, soprattutto gli over 65 ed i pazienti fragili”.
Insomma numeri importanti che evidenziano impegno e strategia a tutela della salute pubblica
“Dispiace – ha aggiunto il Direttore Generale Di Santo – che sempre più spesso alcuni dati e criticità, che non mettono a rischio diretto la salute o la vita dei pazienti, tendano a dominare il dibattito pubblico e mediatico. Questa attitudine crea un’immagine distorta della realtà, perché spesso i miglioramenti, anche se significativi, passano inosservati”

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