Vi offriamo lavoro in Serbia, 70 euro al giorno, pasti inclusi. E’ la proposta che Stellantis ha fatto ai lavoratori dello stabilimento di Torino e che ha creato imbarazzo anche negli altri siti industriali, fino a Termoli e a Melfi.
Ma il nodo resta il salario, perché nella fabbrica della Grande Panda a Kraguejevac lo stipendio medio si aggira attorno alle 600 euro, 500 per i neo assunti. Roba da fame. Per questo circola la voce secondo cui in Stellantis in Serbia potrebbe impiegare operai del Nepal e dal Marocco, innescando così una sorta di guerra salariale tra operai di nazionalità diversa.
In Piemonte i consiglieri regionali di Verdi e Sinistra e il vicecapogruppo alla Camera Marco Grimaldi hanno chiesto il ritorno della produzione a Mirafiori. Se lo stabilimento torinese chiuderà, dicono gli esponenti di Verdi e Sinistra, la deindustrailizzazione di Torino avrà un effetto devastante sulla tenuta economica e sociale di decine di migliaia di famiglie e un effetto domino sulle altre fabbriche a marchio Stellantis.
Dal Piemonte arriva la richiesta di un piano industriale vincolante che dica con chiarezza dove si produce, cosa si produce e con quali garanzie per i lavoratori.
Una posizione sulla quale si sono subito allineati i sindacati di categoria che da Torino a Termoli sono ormai da tempo sulla barricata