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mercoledì, Settembre 3, 2025

Magnastoria, lettera aperta di due cittadini di Isernia

AttualitàMagnastoria, lettera aperta di due cittadini di Isernia

Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di due cittadini di Isernia, Simone Di Perna e Brian Antonilli, in merito alla manifestazione Magnastoria

“Tavoli e sedie”

Lettera aperta di due cittadini

“Agire in buona fede è la prassi di credere al prossimo non in base a ideologie o pregiudizi, ma semplicemente in osservanza di un sentimento di reciproco rispetto. Se Simone esce con la ragazza di Brian, e Simone e Brian sono amici e sono in buona fede, Brian penserà che Simone ha solo voglia di un caffè in compagnia e non di altro. Questo vale per Brian e Simone, e vale un po’ dappertutto: in famiglia, in amore, nel lavoro e in politica. In altre parole, la buona creanza di non pensare subito che il prossimo abbia secondi fini maliziosi, ma che agisca secondo il suo parlare.
Se leggendo le parole che seguono, qualcuno non dovesse riconoscere l’oggetto di questa lettera, probabilmente vive su un altro pianeta (o verosimilmente non ha un profilo Meta). Nessun problema, ecco per voi un piccolo Bignami esemplificativo sui recentissimi fatti avvenuti nel capoluogo pentro:
– 28 Agosto, Nuvoloni neri su Magnastoria: un’occulta ordinanza (peraltro pubblicata sull’albo pretorio) mina la buona riuscita dell’evento più atteso dell’estate isernina. L’oscuro incantesimo, che vuole spezzare la magia in Corso Marcelli, recita così: “È fatto divieto di utilizzare sedute fisse non pieghevoli per tutto il tratto di Corso Marcelli ricompreso il civico 271 (a valle dell’Arco di San Pietro) e fino alla Piazzetta Annunziata; in detto tratto di strada siano utilizzati tavoli delle dimensioni ridotte”. Sorge dunque l’interrogativo riguardo cosa nello specifico lo stregone intendesse con “tavolo delle dimensioni ridotte”. Quanto grande? Quanto piccolo? Chi lo sa!
Non è un sortilegio, è un enigma;
– 29 Agosto, Hanno violentato Magnastoria: “Magnastoria 2025 viene annullata per evidenti e reiterati tentativi di intimidazione”. Lo sgomento tra i commensali, amareggiati per il giorno di ferie già preso per preparare il sugo. O le tracchiulelle.
Il sogno sembra svanito.
La città, invece, mormora.
Ma la gilda degli stregoni si è riunita in Via Kennedy e Magnastoria è salva;
– 30 Agosto, Il vessillo di Magnastoria sventola: la città non mormora più.
La città mangia.
Ora, a differenza degli accesi confronti avvenuti su Facebook negli ultimi giorni, la presente lettera non ha alcun fine polemico, ma esclusivamente dialettico, in virtù di alcune domande che sorgono spontanee.
Nel comunicato stampa di Preistoris, pubblicato su Facebook lo scorso venerdì, il signor Izzo fa chiaramente riferimento – come aveva già fatto precedentemente in altri post – a “feroci e livorosi rappresentanti delle istituzioni” che “tentano di intimorire i miei collaboratori e le loro famiglie”. Dato il principio di buona fede che è prefazione di questa lettera, si potrebbe pensare che il signor Izzo sia stato contattato da mafiosi, nei giorni precedenti al Magnastoria, viste le presunte minacce alle famiglie dei suoi collaboratori (nota pratica mafiosa).
Tuttavia, è noto a tutta la popolazione di Isernia che in Via Kennedy non ci sia la mafia, bensì il Governo.
In più, un appunto in punta di fioretto: l’intimidazione è una condotta che di per sé contiene già un tentativo di condizionamento emotivo ai danni della vittima. Pertanto, sfugge cosa sia un “tentativo di intimorire”, ma si propone la seguente lettura: trattasi di una valutazione ex-post dell’inefficacia intimidatoria delle condotte dei funzionari di pubblica sicurezza, operata dal signor Izzo, in fase di stesura del comunicato stampa.
Qualora, invece, in Via Kennedy non dovesse più risiedere il Governo, sarebbe opportuno – e dovuto – un chiarimento circa le minacce ricevute, in quanto ciò rappresenterebbe un pericoloso e vergognoso precedente, considerato lo “stato di polizia”, citato dal signor Izzo in uno dei suoi post, verso il quale è naturale provare, da parte di tutti, un sentimento di profonda diffidenza.
Ulteriore quesito sorge circa la partecipazione delle autorità politiche di Regione e Parlamento, che non hanno perso occasione di presentarsi all’evento. Fatte salve le numerose critiche che si possono muovere all’operato dell’attuale Governatore, fatta salva l’indagine che lo vede coinvolto per corruzione, fatte salve le molte manifestazioni a difesa degli ospedali pubblici, il signor Izzo si è ben visto dal non brindare insieme al signor Roberti, che è nemico quando si è in piazza e amico quando si è a tavola. Pare che quel “Io non voto i soliti noti” sia divenuta una cosa del passato o solamente una cosa da riesumare in campagna elettorale.
Visto il buon rapporto con i nastri, si propone alle pubbliche autorità molisane di tagliare i suddetti anche in occasione della chiusura dei reparti ospedalieri, degli ambulatori, delle stazioni, accompagnati da tutti gli autisti dell’ATM e i loro stipendi non pagati. E per rendere questi momenti ancor più colmi di gioia, mancherebbe solamente una tavola imbandita, ma per quella ci si potrà rivolgere al signor Izzo.
Sia chiaro, in buona fede sorge un ultimo quesito: come ci si dovrà porre nei confronti del signor Izzo e delle lotte che porta avanti, data questa sua ubiquità?”

Simone Di Perna
Brian Antonilli

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