La fase calante del settore edile è iniziata in Italia e in modo particolare in Molise.

Il dato regionale – secondo l’analisi fornita dalla Filca-Cisl – è infatti peggiore di quello nazionale e del Centro Italia, in quanto vede diminuire quasi tutti i valori di riferimento, escluso quello dei lavoratori che salgono di 45 unità.
Nei primi tre mesi di quest’anno, rispetto allo stesso periodo del 2024, le imprese attive in regione sono diminuite del 5,71% e le ore lavorate del 4,98% mentre la massa salari è calata dell’1,73% pari a 250 mila euro.
“Il calo dei dati del settore con una tendenza alla stabilizzazione su valori più consoni – spiega il segretario generale del sindacato per Abruzzo e Molise, Giancarlo De Sanctis – era già atteso per via della chiusura dei lavori del superbonus 110 e la sovrapposizione dei lavori del Pnrr. Consideriamo che il settore edile in Molise, solo negli ultimi tre anni, ha visto aumentare la sua massa salari di quasi 8 milioni di euro ed i suoi lavoratori di oltre 400 unità”.
Finita la fase della corsa alla riconsegna del cantiere, inizia la fase della qualificazione del settore attraverso la Patente a Crediti, “Uno strumento – ricorda De Sanctis – che, attraverso la contrattazione di secondo e terzo livello, ci permetterà di premiare le imprese sane e responsabili che applicano correttamente i contratti collettivi di lavoro e che investono in tecnologia, qualità del lavoro, professionalità dei lavoratori e sicurezza dei luoghi di lavoro”.