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martedì, Agosto 26, 2025

SOS Impresa Rete per la Legalità di Campobasso e Isernia lancia l’allarme sulle infiltrazioni mafiose in regione: “Il basso Molise potrebbe già essere ad un punto di non ritorno”

EvidenzaSOS Impresa Rete per la Legalità di Campobasso e Isernia lancia l'allarme sulle infiltrazioni mafiose in regione: "Il basso Molise potrebbe già essere ad un punto di non ritorno"

I segnali ci sono e sono tutti molto preoccupanti e sottovalutarli non fa il bene del Molise e dei molisani. Recenti fatti di cronaca che hanno interessato soprattutto il basso Molise e che dimostrano che non si tratta di atti di delinquenza comune ma qualcosa di molto più grave. A dirlo è SOS Impresa Rete per la Legalità di Campobasso e Isernia, associazione nata su iniziativa della Confesercenti, per offrire supporto ad imprenditori, commercianti e cittadini vittime di usura e altre attività illegali, che avverte: bisogna alzare la soglia di vigilanza e controllo in tutta la regione ma soprattutto in basso Molise, dove potremmo già essere vicini al punto di non ritorno.

Prima gli avvertimenti alle Case funerarie di Termoli e Larino, poi l’accoltellamento di un addetto alla sicurezza di un’attività turistica, l’occupazione abusiva di ettari di terreno da parte di alcuni imprenditori agricoli nel basso Molise, infine l’abbattimento di filari di viti con la distruzione quasi totale del raccolto a Campomarino. Episodi che si aggiungono alle evidenze inquietanti emerse dall’inchiesta della DDA di Campobasso sull’illecito smaltimento di rifiuti, lo spaccio di droga e le minacce a imprenditori.

Senza dimenticare gli innumerevoli furti d’auto e le aggressioni registrate in questi ultimi mesi: è evidente che tutti i centri sulla costa e l’area a ridosso sono presi di mira come mai prima”. Il resoconto fatto dall’associazione è dettagliato e ricorda anche l’ultimo fatto della serie: alle Isole Tremiti, la giovane imprenditrice Angela Attanasio ha subito danneggiamenti alla sua flottiglia turistica. Un avvertimento di probabile stampo mafioso: prima, nei pressi della sua abitazione, erano stati innescati candelotti di fuochi pirotecnici e all’interno delle piccole imbarcazioni fatti ritrovare pesci morti”. C’è un chiaro intento di impadronirsi del controllo dei settori produttivi, dice SOS Impresa Rete per la Legalità di Campobasso e Isernia, che aggiunge: a questi episodi di intimidazione ambientale le istituzioni devono rispondere adeguatamente, con azioni preventive e repressive. Partendo dall’aumento del personale dei presidi di sicurezza e qui serve l’azione di parlamentari e consiglieri regionali. Ma anche i cittadini devono fare la loro parte denunciando, e chi denuncia deve sapere che potrà rivolgersi ad un’associazione antiracket per essere affiancato, supportato e protetto. Le associazioni, come SOS Impresa, possono aiutare le vittime a non sentirsi soli, garantire una valida prospettiva di sicurezza (grazie alla natura collettiva della denuncia promossa dalle associazioni) e curare l’inoltro dell’istanza di accesso al fondo per le vittime di estorsioni e usura, istituito proprio per chi denuncia.

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