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venerdì, Agosto 22, 2025

Antonio Turdò, Associazione Comitato Pro Trignina Abruzzo e Molise: “Nessun populismo sui morti della Trignina, chiediamo interventi”

AttualitàAntonio Turdò, Associazione Comitato Pro Trignina Abruzzo e Molise: "Nessun populismo sui morti della Trignina, chiediamo interventi"

Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’ Associazione Associazione Comitato Pro Trignina Abruzzo e Molise

trignina“Siamo realmente scandalizzati e meravigliati dall’intervento di un gruppo politico sulla stampa locale, nel quale siamo direttamente accusati noi del Comitato PROTRIGNINA di ballare sui morti nelle strade, di opportunismo addirittura di fare del becero populismo. Certo il vento sciroccato fa dei grossi danni!!! però siccome ci sembra veramente troppo vogliamo rispondere.
La nostra battaglia popolare, raccolte quasi 12 mila firme, per portare il limite di velocità a 90 fu una battaglia di civiltà poichè eravamo nella situazione di ricevere costantemente lamentele da camionisti e cittadini che veramente la percorrono, dopotutto la nascita dello stesso Comitato fu una risposta di popolo ad un problema reale, quotidiano ed inderogabile che era quello che senza fare nulla sulla sicurezza pensavate solo a fare cassa, invito tutti a riascoltare la mia intervista a RAdio 1 sugli introiti del Comune di San Giovanni Lipioni. Tanto fu che alcune realtà come lo stesso paese e Dogliola subirono incendi a dir poco strani. La nostra battaglia fu veramente una risposta istituzionale con il Prefetto Greco ed il Comandante della Polizia stradale Santone ad una esigenza espressa in una riunione dell’Osservatorio sulla Sicurezzastradale da imprese , trasportatori e cittadini automobilisti. Come fu una battaglia di civiltà, solo nostra non ci avete appoggiato nessuno o quasi, mettere alla gogna il malaffare dietro la gestione degli incassi con società che riscuotevo provvidenze vicino al 25% sugli multe ed è inutile che vi nascondete dietro la foglia di fico dell’assoluzione processuale, tutti sappiamo come è stata la vera storia.
Oggi ci vengono a dire che ai tempi degli autovelox non avvenivano incidenti, ma basta con queste fesserie antistoriche, la cronaca quotidiana era piena di incidenti mortali rimasero coinvolti persone di Dogliola, di Roccavivara, di Isernia eccetera poichè una strada come la Fondo Valle Trigno , la SS 650, e non la SS 16 come viene detto nell’ articolo , volete parlare di Trignina e non sapete nemmeno la numerazione della statale, è una strada costruita con un volume di traffico molto inferiore a quello che attualmente la percorre, la strada che rappresenta il collegamento principale tra Adriatico e Tirreno deve avere uno sviluppo diverso, la risposta più seria e concreta è fare la variante con il raddoppio delle corsie per ogni senso di marcia.
Arriviamo a questo punto alla parte politica della situazione, voi cari socialisti e altri cosa avete fatto per portare avanti questo discorso nelle sedi istituzionali, nel parlamento oppure nei Ministeri del governo, sono d’accordo nella osservazione “Salvini non vuole gli autovelox” ma non è uno stupido io credo che quando capirà che l’intero popolo che percorre la Trignina, le Amministrazioni comunali, provinciali e regionali di ambedue le regioni Abruzzo e Molise, i comitati popolari cioè tutti insieme facciamo sentire la nostra voce per portare avanti la battaglia e non per fare del becero opportunismo o perchè si vuole un pò di luce nell’aspetto tenebroso nel quale è caduta la politica del chietino e dell’intero Vastese con certi personaggi, quando si vuole fare questo discorso noi ci siamo a fare la nostra parte. Ma questo richiede molto tempo!!!
Noi abbiamo la soluzione per risolvere il problema immediatamente , posizionare gli autovelox fissi a 90 km orar ipurchè gestiti dall’Anas oppure dalla Polizia stradale e non dai lestofanti ( e mi fermo qui altrimenti potremmo fare anche dei nomi e cognomi) delle polizie municipali. Ma questo non avverrà perchè alla politica ed alle Istituzioni non vogliono darci ragione, non ritengono che noi possiamo saperne più di loro, che solo in ogni morto sulla Statale fanno delle comparsate e si mettono a discutere di sicurezza, oppure di CDS senza nessuna conoscenza e tantomento competenza.
Anzi nelle prossime settimane ci faremo portatori di una proposta al fine di smuovere l’immobilismo e tornare a fare una sana e ampia discussione che possa ridare fiducia e rispetto a tutti da parte di tutti gli automobilisti.”

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