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mercoledì, Agosto 13, 2025

Parco del Matese, Primiani: “Dal centrodestra prima le barricate di facciata, poi le nomine politiche”

AttualitàParco del Matese, Primiani: "Dal centrodestra prima le barricate di facciata, poi le nomine politiche"

Riceviamo e pubblichiamo la nota del Consigliere regionale del Movimento 5 stelle Angelo Primiani sul Parco del Matese

“Con l’istituzione del Comitato di gestione provvisoria del Parco nazionale del Matese, formalizzata ieri con decreto ministeriale, si sollevano interrogativi sulla qualità dei suoi componenti: le nomine sembrano rispondere più a logiche di partito che alla necessità di mettere al servizio del territorio persone con elevata esperienza nella gestione di parchi e riserve naturali. La dimostrazione che le “barricate” alzate dal centrodestra nei mesi scorsi fossero solo fumo negli occhi dei cittadini matesini.
Il Comitato, presieduto da Andrea Boggia (esponente di Fratelli d’Italia) e composto da rappresentanti di ministeri, Regioni, Ispra e associazioni ambientaliste, vede Domenico Izzi nelle vesti di rappresentante regionale molisano ed è, come temevamo, sostanzialmente a trazione campana.
È la solita strategia del centrodestra: prima si alzano i polveroni mediatici per dare l’impressione di tutelare il territorio; poi, nella migliore tradizione, si procede all’occupazione di tutte le caselle disponibili attraverso nomine di carattere politico.
A questo punto viene da chiedersi se il Molise abbia davvero espresso il meglio per rappresentare gli interessi del nostro territorio in una fase così delicata che vede la Campania già prevalere nel Comitato di gestione con quattro componenti su sei.
L’organismo rimarrà in carica fino all’emanazione del decreto presidenziale definitivo e avrà il delicato compito di gestire la fase transitoria dell’area protetta, concludendo di fatto un iter burocratico complesso iniziato anni fa e arrivato a una svolta solo nelle scorse settimane con l’adozione della perimetrazione e zonazione provvisorie.
Quindi si poteva e si doveva fare di più: era il momento di scegliere figure in grado di affrontare con visione questa fase, non di fare politicamente terra bruciata.
Un atteggiamento che mira solo a tutelare specifici bacini elettorali, ma che non trova corrispondenza con le recenti dichiarazioni del presidente Francesco Roberti durante il convegno tenutosi a Campitello. Parole sostanzialmente in linea con le richieste della nostra mozione, per un Parco che sia davvero ‘cucito’ su misura del territorio, capace di andare incontro alle legittime esigenze di chi ha avanzato istanze di revisione del perimetro per impellenti ragioni occupazionali, come è avvenuto nell’area di Guardiaregia-Campochiaro.
Ora il dubbio è lecito: vista l’inconsistenza del ruolo politico giocato dal Molise, c’è da chiedersi se anche la sede sarà ad appannaggio della Campania.”

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