Sta meglio, ma è molto provato, ha perso 15 chili, Dario Tavaniello, il buttafuori di 39 anni aggredito sul lungomare di Termoli nella notte tra il 30 e 31. Dopo giorni in ospedale per le otto coltellate ricevute, è stato dimesso, ma la rabbia resta: “So chi sono”, aveva detto qualche giorno fa durante uno sfogo social. Oggi lo conferma, ricorda quei momenti e sul corpo ha ferite che lo hanno segnato. È vivo per miracolo, determinante anche il suo fisico possente di quasi 2 metri Continua a chiedere giustizia.
Nel frattempo, le indagini coordinate dalla Procura di Larino si sono allargate all’Abruzzo. Al momento quattro giovani, 3 della Provincia di Chieti e un molisano sono stati iscritti nel registro degli indagati. Sono accusati di aver preso parte alla spedizione punitiva: un’azione pianificata, non una rissa improvvisa.
Il gruppo ha agito con volto coperto e armi in pugno.
Almeno altri 2 feriti, oltre al collega di Tavaniello anche una ragazza.
Chi sa parli, l’appello anche del legale di Tavaniello, l’avvocato Roberto D’Aloisio.
Le attenzioni investigative si concentrano su un possibile movente legato a tensioni nel settore della vigilanza privata. I carabinieri stanno cercando conferme tra Termoli, San Salvo e Vasto. Un’indagine a tappeto.