Dopo quasi 20 anni la Regione Molise, tra le prime in Italia, ha sottoscritto oggi il , in attuazione dell’Accordo Collettivo Nazionale del 4 aprile 2024 e dell’art. 8 del D.Lgs. 502/1992.
L’intesa, siglata dalla Struttura Commissariale, dalla Direzione Generale della Salute e dalle organizzazioni sindacali di categoria, rappresenta un passaggio decisivo per la modernizzazione del sistema sanitario regionale e la riorganizzazione delle cure primarie.
Il nuovo accordo prevede una profonda trasformazione della medicina territoriale, ponendo il medico di medicina generale al centro di una rete assistenziale integrata e capillare, in grado di rispondere in maniera più efficace e tempestiva ai bisogni di salute della popolazione.
L’AIR introduce un modello organizzativo basato sulle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) e sulle Unità Complesse di Cure Primarie (UCCP), in stretto raccordo con le Case di Comunità, le Centrali Operative Territoriali, gli ospedali di comunità e l’intera rete ospedaliera.
L’obiettivo è quello di assicurare continuità assistenziale sette giorni su sette, garantendo maggiore presenza, più coordinamento tra i professionisti e una presa in carico strutturata del paziente, in particolare per le patologie croniche e le fragilità.
In definitiva, una sanità di prossimità più vicina ai cittadini.
L’accordo tiene conto della specificità del territorio molisano, caratterizzato da una popolazione anziana e diffusa in piccoli centri, e punta a costruire una medicina di prossimità concreta, accessibile e umana.
Il nuovo modello garantisce maggiori tutele per i cittadini e condizioni di lavoro più sostenibili per i professionisti, favorendo anche l’inserimento dei giovani medici nel sistema.
“È un momento storico per il Molise. Con questo accordo poniamo le basi per una sanità territoriale moderna, digitale e centrata sui bisogni reali delle persone. Valorizziamo il ruolo dei medici di famiglia e garantiamo cure più accessibili, soprattutto per gli anziani e i fragili, in attuazione degli obiettivi del PNRR – Missione 6, e come primo passo verso una medicina del territorio finalmente al passo con i tempi e con le aspettative dei cittadini.”, hanno dichiarato i Commissari Bonamico e Di Giacomo e il Direttore della Salute Gallo.