
Come ogni anno, la comunità di Campolieto si appresta a vivere con profonda partecipazione spirituale i tradizionali riti legati alla Madonna del Carmine e alla compatrona Sant’Anna. L’evento più atteso è la solenne veglia di preghiera che precede la vestizione della Vergine del Carmelo, un momento di intensa devozione collettiva.
Per la prima volta, quest’anno parteciperà alla veglia anche l’Arcivescovo, Mons. Biagio Colaianni, sottolineando l’importanza e la sacralità dell’evento. Il rito della vestizione, particolarmente sentito dalla popolazione, testimonia una fede radicata nella tradizione religiosa del paese. Tale devozione è stata rafforzata negli anni dall’opera dell’allora parroco Don Elia Testa, il quale si è impegnato nel restauro e nella valorizzazione della cappella del Carmine, un tempo ridotta a rudere.
Dal 1858, la statua della Madonna del Carmine viene vestita con un prezioso abito festivo, dono della Regina Maria Teresa Isabella d’Asburgo-Teschen – consorte di Ferdinando II – al medico campolietano Giuseppe De Leo, in segno di gratitudine per le cure ricevute. Questo gesto ha dato origine a una tradizione che dura ancora oggi, approfondita nel tempo grazie al lavoro di ricerca storica iniziato da Don Elia Testa, proseguito da Vincenzo Lombardi e recentemente da Luca Mariano.
La veglia di preghiera avrà inizio alle ore 23:00, seguita alle 23:30 dalla celebrazione della Santa Messa presieduta da S.E. Mons. Biagio Colaianni. Al termine della Messa si svolgerà il rito della vestizione e la veglia continuerà per tutta la notte. Alle ore 8:00 del mattino sarà celebrata un’altra Santa Messa, dopodiché la Madonna, rivestita con il suo abito regale, sarà portata in processione verso la Chiesa Madre, dove avverrà il simbolico incontro con la madre Sant’Anna.
Nel giorno della festa di Sant’Anna, madre e figlia sfileranno insieme in una solenne processione per le vie del paese, al termine della quale la Madonna farà ritorno, accompagnata da Sant’Anna, alla sua dimora abituale nella cappella del Carmine.