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sabato, Luglio 19, 2025

Autovelox in provincia di Isernia, PCL chiede annullamento

AttualitàAutovelox in provincia di Isernia, PCL chiede annullamento

Riceviamo e pubblichiamo

Con PEC del 22/04/2025, sollecitammo la pubblicazione del Decreto Prefettizio datato 29/03/2025 che prevede l’installazione di ben 27 Autovelox in una circostanziata area della nostra provincia, atteso che essa era inauditamente avvenuta solo in base ad un comunicato stampa e dunque era privo di effetti per assenza di pubblicità legale (art.32 L.69/2009). A seguito di tale sollecito, il Decreto fu pubblicato. Visto finalmente il suo contenuto ne chiedemmo, in data 19/05/2025, l’annullamento in autotutela o quanto meno la sospensione, per assenza di motivazione, attesa la violazione dell’obbligo giuridico di dimostrarne la necessità in base a parametri accertati (tasso di incidentalità, caratteristiche della strada, traffico ecc.), come da normativa di settore ivi citata. In particolare volevamo capire quale cambiamento fattuale così eclatante si fosse verificato nei parametri di legge, per giustificare in quell’area l’attivazione, ex abrupto, di tanti nuovi autovelox. In sostanza tali parametri giustificativi nel Decreto sono assenti, poiché v’è solo il richiamo fumoso a “relazioni della polizia stradale e di ANAS” e “richieste di Comuni”, non solo prive di estremi e non identificabili, ma di cui non è dato conoscere il contenuto, in quanto NON PUBBLICATE , né riprodotte nella premessa del Decreto. Nella stessa PEC del 19/05/2025 chiedemmo quindi di pubblicare come per legge (citato art.32 L. 69/2009) le dette relazioni e richieste, dando a tutti la possibilità di scaricarsele dal sito, al fine di esercitare il diritto al controllo democratico e sociale in particolare sulla sussistenza della motivazione. Ciò premesso rendiamo noto che, ad oggi, la Prefettura non ci ha comunicato la pubblicazione sul sito degli atti suddetti e richiamati dal Decreto Prefettizio come parte motiva, e quindi persistiamo nella nostra richiesta di annullamento, anche previa sospensione per assenza di motivazione, con l’ulteriore conseguenza della impossibilità di svolgere le tutele sociali e legali, collettive e singole. E’ bene ricordare che abbiamo a cuore la sicurezza stradale e per questo lamentiamo da anni l’inerzia circa l’assenza di prevenzione (rotatorie a fronte di accessi pericolosi, tratti con curve da rendere sicuri, manti stradali non appropriati ecc.). Il che stride per converso con la solerzia nell’inondare di “autovelox trappola” a minime ed innocue velocità, l’ennesima mannaia sociale per lavoratori pendolari, precari e poveracci, su cui fanno lauto profitto i capitalisti del settore per i canoni sui totem, o fanno cassa a sproposito gli enti locali per far fronte ai tagli antisociali del governo … quant’altro di innominabile a parte.

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