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venerdì, Luglio 18, 2025

Acqua alla Puglia, Roberti e Della Porta: nessun accordo, non c’è protocollo

AttualitàAcqua alla Puglia, Roberti e Della Porta: nessun accordo, non c'è protocollo

Materia per la campagna elettorale, ognuno si gira la pizza dalla parte che preferisce. Francesco Roberti spazza il campo dai si dice e spiega che per la cessione dell’acqua alla Puglia non c’è niente di deciso.

Da Roma gli ha fatto eco il senatore Costanzo Della Porta, annunciando una nuova riunione del tavolo tecnico già convocata per giovedì 24 luglio.

Il protocollo d’intesa che le due regioni dovrebbero firmare, così come chiesto dalla sponda molisana, non è stato ancora definito ha precisato ancora Roberti. Dunque, tutto fumo e niente acqua. Quanti soldi a metro cubo la Puglia pagherà l’acqua che prende dal Molise e come si procederà con gli arretrati che da anni la Capitanata non paga per l’acqua di Occhito.

Questioni che il Governatore molisano intende portare al tavolo, sul quale oggi sono sparsi solo i volantini della campagna elettorale aperta in Puglia, per il rinnovo del Consiglio regionale ma anche in Campania.

Già la Campania. Un altro punto che il presidente della giunta non intende concedere. Nel protocollo d’intesa, ha fatto sapere Roberti, dovrà essere prevista anche la revisione dell’accordo per l’acqua che la Campania prende a Venafro, oltre che dalle sorgenti del Biferno.

Anche il senatore Della Porta ha messo più di qualche paletto e proposto, una novità, il dragaggio del lago di Guardialfiera per aumentarne la portata.

Sarà concessa alla Puglia – ha spiegato il parlamentare di San Giacomo – solo l’acqua in eccesso, con un intervento che permetterà di recuperare decine di milioni di metri cubi d’acqua, che oggi vengono dispersi in mare. Un lusso, ha commentato, che in tempi di crisi climatica e siccità, nessuno può permettersi.

Con questi presupposti, ha concluso Della Porta, l’intervento consentirà, da un lato, alla diga del Liscione di aumentare la sua capienza e, dall’altro, di non disperdere in mare l’acqua in eccesso che sarà utilizzata in parte per i terreni del Basso Molise e in parte per quelli della Capitanata.

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