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sabato, Luglio 12, 2025

Campobasso, incontro in Comune sulla Biblioteca Albino: si apre spiraglio per una sede alternativa

AttualitàCampobasso, incontro in Comune sulla Biblioteca Albino: si apre spiraglio per una sede alternativa

Uno dei più grandi crucci per chi ama la cultura e vorrebbe consultare libri di un certo rilievo e peso, per ricerche o per puro diletto intellettuale, è quello di non poter varcare da anni la soglia della Biblioteca Albino di Campobasso. Dietro le porte chiuse, sugli scaffali giace un patrimonio librario dal valore incommensurabile.
Nel 2016 fu sottoscritto un accordo di valorizzazione e dal maggio dell’anno successivo quel patrimonio fu formalmente consegnato al Ministero della Cultura. Da allora non è più operativa e i cittadini non possono accedere alla biblioteca, uno dei luoghi di cultura più importanti dell’intera regione.
Ci sono 800mila euro di fondi ministeriali per lavori che il Demanio ha ricevuto, questo si apprende.
Incontri ci sono stati, anche promesse di riaperture o comunque di interessamenti, una arrivata direttamente dall’ex ministro Sangiuliano. C’è stata persino una petizione, ma la situazione resta identica da anni. La Albino è chiusa.
In Comune a Campobasso si sono seduti intorno a un tavolo diversi attori istituzionali per discutere sul da farsi nel più breve tempo possibile. La sindaca Marialuisa Forte e l’assessore alla cultura Adele Fraracci hanno promosso l’incontro al quale hanno preso parte la Direttrice generale delle Biblioteche, Renata Passarelli, i rappresentanti dell’Agenzia del Demanio Abruzzo-Molise, la sovrintendente Dora Catalano, il segretario regionale del Ministero , il consigliere regionale delegato alla cultura Fabio Cofelice e il presidente della Provincia di Campobasso Pino Puchetti.
Tutti hanno mostrato aperture e intenti di collaborazione, con proposte. Almeno tre le possibili linee d intervento. L’ipotesi ritenuta più immediata e percorribile, in attesa anche di eventuali lavori, è di individuare una sede alternativa. Proposta arrivata dalla sindaca Forte e dall’assessore Fraracci. “Un primo passo per rendere ancora fruibile la biblioteca su cui occorre ragionare bene, confrontarsi ancora” hanno detto senza sbilanciarsi, però, su quale sia la struttura che hanno in mente.

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