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sabato, Luglio 12, 2025

Molise, terra per vecchi

EditorialiMolise, terra per vecchi

di Agostino Rocco*

Le ultime statistiche danno un Molise sempre più anziano, con sempre più giovani che partono per farsi un domani decente. In città dove alle 20 di sera, in inverno, c’è di che fare e vedere. Purtroppo sono cinquant’anni che il Molise perde residenti, si salvano solo pochi centri in aumento demografico, tutt’intorno il deserto.
In pratica, il novanta per cento dei neolaureati molisani fanno la valigia, oggi il trolley, e vanno a lavorare altrove. A Isernia, come a Campobasso, molti giovani medici fanno le specializzazioni nei grandi ospedali universitari, dove poi in gran parte resteranno.

Agostino Rocco

Purtroppo il calo demografico deriva proprio dal distacco dei nostri ragazzi, che vanno altrove anche con grandi sacrifici.
Ma, ad esempio, un ingegnere navale, delle biotecnologie o nucleare, che possibilità avrebbe in Molise? Anche in campo scolastico, i laureati che vogliono insegnare trovano difficoltà enormi a collocarsi, e finiscono lontani. I più fortunati nelle Marche, altri più a nord, Veneto, Lombardia e Piemonte. Questi giovani difficilmente faranno ritorno in Molise per viverci, solo visite saltuarie a Pasqua, Natale e Ferragosto. Finché ci saranno un padre e una madre da abbracciare. Poi, basta. Le radici molisane andranno a spegnersi, e così le due province sono sempre più condannate a un calo demografico irreversibile,
molise

inarrestabile. Si calcola che di questo passo, tra mezzo secolo, la metà dei comuni sarà di fatto cancellata.
Anche Isernia e la stessa Campobasso, capoluogo di regione, se la passano male. Solo Termoli sembra reggere, ma con il progressivo smantellamento della ex Fiat anche lì il futuro sembra nero. In tutto questo treni evanescenti come fantasmi, strade mortali colabrodo, uffici malfunzionanti e ospedali in continuo ridimensionamento. Oggi come oggi la Regione Molise è solo terra per vecchi.

*Giornalista

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