25.2 C
Campobasso
mercoledì, Luglio 9, 2025

Stellantis, gli industriali chiedono risposte al governo: non sia spettatore

AttualitàStellantis, gli industriali chiedono risposte al governo: non sia spettatore


Per decenni è stato il settore traino dell’industria italiana. L’automobile, con i marchi prestigiosi e di lusso, Ferrari, Maserati e Lamborghini e quelli che hanno letteralmente invaso le strade dell’intera penisola. Fiat su tutti.
Oggi l’industria dell’auto pare alla canna del gas e il mercato, specie per Stellantis, è lo specchio di una crisi nera dalla quale sembra impossibile tornare indietro.
L’allarme lo ha lanciato qualche giorno fa il responsabile per l’Europa del gruppo, Jean Philipe Imparato, che ha gelato il ministro del made in Italy Urso chiedendo un’inversione di marcia al governo pena chiusure di stabilimenti e licenziamenti.
Alle fondate preoccupazioni del sindacato, oggi fanno da cassa di risonanza le dichiarazioni del presidente di Confimprenditori Stefano Ruvolo, secondo il quale è sconcertante l’atteggiamento del governo italiano che, ha dichiarato Ruvolo, di fronte a questa crisi epocale palazzo Chigi resta in silenzio, spettatore passivo.
La drammatica crisi di Stellantis in Italia, spiegano da Confimprenditori, non è un caso isolato, ma lo specchio fedele di una crisi più ampia che sta travolgendo l’intero settore automobilistico europeo.
Le cifre parlano di produzione in crollo, stabilimenti fermi, lavoratori in cassa integrazione o espulsi dal mercato. E mentre l’industria affonda, sostengono gli industriali, l’Europa spinge sull’acceleratore di una transizione forzata verso l’elettrico, senza realismo, senza gradualità, senza infrastrutture adeguate.
Da Termoli si attendono risposte sul futuro di Stellantis e su quello del mega impianto di batterie. Quella Gigafactory che aveva riacceso le speranze di centinaia di lavoratori e che rischia di rimanere solo un miraggio.

Ultime Notizie