La storica scuola D’Ovidio a Campobasso ora si presenta così: senza finestre, i tetti parzialmente demoliti, le aule scolastiche con i loro disegni sui muri esposte agli sguardi dei passanti, qualche sedia nei cortili, le porte ormai divelte. Le operazioni preliminari della fase di demolizione degli immobili di via Gorizia e di piazza della Repubblica sono iniziate. Gli operai sono al lavoro per gli interventi di strip-out, ovvero di asportazione totale di tutte le componenti non murarie né strutturali, così come previsto nel progetto esecutivo approvato con delibera dalla giunta comunale. Poi si passerà alla fase successiva e i macchinari da cantiere raderanno tutto al suolo: la scuola elementare, media e la palestra. A quel punto potrebbe essere interdetta la sosta alle auto in piazza della Repubblica, davanti alla scuola, anche perché, nel progetto complessivo, è compresa anche la realizzazione in loco di un parcheggio sotterraneo multipiano, per un totale di 450 posti auto e un tunnel d’ingresso da via Genova, a fianco dell’ex sede Anas. La scuola D’Ovidio sarà successivamente ricostruita grazie ai fondi del Pnrr, per una somma stimata di 21 milioni e 395mila euro. A leggere l’avviso affisso sul cantiere, la durata dei lavori- che si ricorderà, iniziati il primo luglio, quindi in ritardo, per consentire ai bambini di finire l’anno scolastico- sarà di 730 giorni consecutivi. Nel frattempo gli alunni delle elementari dovrebbero trovare ospitalità, tranne ripensamenti e cambi di decisione, nell’edificio di via Berlinguer appena costruito, davanti al Consiglio regionale, dove a pianterreno vi è già una scuola materna. Gli studenti delle medie dovrebbero continuare a fare scuola nelle aule del Pilla.