Sono le ore più calde della giornata. Pochi minuti dopo le 13.
4 ambulanze sotto al sole attendono davanti al Pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli di Campobasso. Le porte sono aperte, dentro pazienti che aspettano anche da qualche ora. E’ una scena questa che ciclicamente si ripete. Quando il Pronto soccorso è saturo e non ci sono più posti all’interno (e nemmeno lettighe), i malati vengono fatti aspettare sulle ambulanze. Sono diversi i nostri telespettatori che ci hanno segnalato i loro casi, da quelli delle ultime ore a episodi avvenuti nelle settimane passate con pazienti rimasti anche 5 ore nell’ambulanza parcheggiata. Questo crea un doppio problema. Quello dei malati che restano di fatto a lungo bloccati nei mezzi di soccorso, con tutto quello che ne consegue, e quello delle ambulanze e del personale del 118 costretti ad aspettare per ore prima di poter tornare operativi. Può accadere ad esempio che una ambulanza parta dalla sua postazione in un paese della provincia e dopo essere arrivata al Cardarelli non possa ripartire per ore perché il paziente non viene preso in carico dall’ospedale. Medici e infermieri restano in attesa davanti al Pronto soccorso e le loro postazioni d’origine senza uomini e mezzi per intervenire in caso di altre emergenze. Un problema che si accentua nel periodo estivo quando la popolazione molisana aumenta per i tanti rientri di molisani che vivono fuori e per l’arrivo dei turisti, nel caso della costa o delle zone dell’alto Molise.
