“Campobasso ha celebrato, ieri, la sua anima più vera. Emozione, commozione, felicità, senso di comunità: sentimenti che si sono intrecciati in una giornata speciale. Una giornata in cui la città si è riconciliata con sé stessa, con la sua storia e la sua tradizione”. Così la sindaca di Campobasso Marialuisa Forte il giorno dopo la festa dei Misteri.
“I tredici Ingegni, con la loro imponenza e leggerezza allo stesso tempo – aggiunge – , ci hanno condotto in un viaggio sospeso tra passato e presente. Sono stati ancora una volta il legame che ci tiene ancorati alla memoria e, allo stesso tempo, ci proietta verso il futuro. Opere nate dalla visione di Saverio Di Zinno, artista e precursore, capace di guardare lontano. Oltre tre secoli di storia e cultura hanno attraversato il tempo, senza perdere forza, superando sfide e ostacoli, perfino guerre”.
“Ieri, come sindaca – sono ancora la parole della Forte -, ho avuto l’onore e il privilegio di accogliere diavoli, angeli e santi che popolano queste straordinarie macchine volanti. Ed è proprio questa la magia dei Misteri: riunirci tutti sotto uno stesso cielo, coinvolgerci e trasportarci, come portatori di un’identità che ci appartiene. Campobasso ha vissuto momenti indimenticabili: portati a spalla con dedizione e orgoglio, gli Ingegni hanno attraversato le vie della città, ricordandoci che Campobasso è, e sarà sempre, la città dei Misteri”.
La sindaca infine ringrazia “tutti coloro che hanno reso possibile questa straordinaria giornata” e parla dell’attacco americano in Iran: “Un pensiero va a ciò che continua ad accadere nel mondo: l’escalation militare che ci circonda impone silenzi impossibili. La pace non si costruisce con le bombe”.
Un pensiero lo rivolge anche ad Adamo D’Aversa, dipendente comunale, morto in un incidente stradale sabato pomeriggio: “A lui e alla sua famiglia il nostro abbraccio più sentito”.
