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venerdì, Giugno 20, 2025

Basket, A1, la Molisana Magnolia, dal Lussemburgo la nuova giocatrice Simon: «Sono una combattente. Mi ritengo una giocatrice di grande energia e temperamento»

EvidenzaBasket, A1, la Molisana Magnolia, dal Lussemburgo la nuova giocatrice Simon: «Sono una combattente. Mi ritengo una giocatrice di grande energia e temperamento»

Una nuova dimensione geografica nella giovanissima storia rossoblù per quello che è un appeal scritto un po’ nel libro del destino in virtù di una bandiera nazionale che, a falde orizzontali, ha i colori rosso e blu ai suoi estremi con nel mezzo il bianco (solitamente base della divisa interna dei #fioridacciaio).

La Molisana Magnolia Campobasso va a pescare in Lussemburgo il prospetto di punta dello stato mitteleuropeo e si assicura le prestazioni della guardia Anne Simon. Venticinquenne poliglotta (conosce ben quattro lingue) di 175 centimetri, la nuova esterna rossoblù è una tiratrice mancina che ha anche nella difesa il suo marchio di fabbrica, tanto da aver vinto, nel suo percorso in Ncaa con le Maine Black Bears il titolo di miglior giocatrice e miglior difensore dell’anno. Alla sua seconda stagione in Italia – la prima è stata a San Martino di Lupari – è l’elemento chiave della nazionale del suo paese con cui ha vinto il titolo di Mvp nel 2021 agli Europei dei piccoli stati, tra l’altro vinti, ed è arrivata vicinissima alla qualificazione all’Eurobasket da poco iniziato.

FIGHTER INSIDE Da parte sua, l’ultima arrivata tra le magnolie si descrive come «una combattente sul parquet e questo lo possono confermare quanti mi hanno visto sul parquet e poter far parte ora di una squadra come quella campobassana che ha vissuto un’ultima stagione di assoluto spessore mi trasmette ancora più motivazioni. In tal senso, posso dire ai tifosi rossoblù che, sul parquet, vedranno una giocatrice d’energia e di grande temperamento».

EUROCUP DREAMING A dare ulteriori stimoli alla giocatrice lussemburghese anche la prospettiva dell’EuroCup. «Al di là dei match con la nazionale, potermi disimpegnare in una kermesse continentale per club ha sempre rappresentato un mio obiettivo ed al tempo stesso un sogno. Poter avere qui quest’opportunità mi trasmette maggiore carica e la volontà di giocami al massimo le mie possibilità perché ho la ferma convinzione che, con questo gruppo, potremo fare bene».

SPONDA PUBBLICA Forte, peraltro, anche del sostegno dei tifosi rossoblù, rimasti negli occhi e nel cuore della stessa Simon. «Poter giocare all’Arena è un qualcosa che mi riempie di gioia. Tra campionato e Coppa Italia ho vissuto quest’atmosfera due volte ed è stata un’esperienza unica. Sono davvero il sesto elemento sul parquet».

DOPPIA DIMENSIONE Aprendosi sulle sue caratteristiche, l’esterna lussemburghese parla di sé come «una giocatrice cui piace difendere forte e mettere pressione sulle avversarie. In attacco cerco di crearmi opportunità per canestri facili, ma in generale per riuscire ad avere qualsiasi tipo di opportunità che possa essere utile per me, ma soprattutto per la squadra».

AMICHE TRIPLE A San Martino di Lupari, peraltro, ha dimostrato di avere una mano efficace anche dall’arco dei tre punti. «Tutto merito – si schermisce – della fiducia riposta in me dalle compagne, che cercavano di mettermi nelle migliori condizioni per essere libera di tirare, anche se tante volte mi piace acquisire vantaggio attaccando il ferro».

TARGET STAGIONALI Del resto, per Simon, la stagione che verrà dovrà essere quella «di un ulteriore miglioramento tecnico, atletico e personale. Ci sono tante cose da limare e solo il lavoro e l’esperienza ti consentono di performare al meglio».

SUPPORTO DI COACH Peraltro, le peculiarità base della guardia lussemburghese hanno subito trovato il giusto riscontro nelle idee tattiche di coach Sabatelli. «Abbiamo avuto modo di parlare mentre era in corso la trattativa e, personalmente, mi ritrovo molto nel suo modo di vedere il basket».

CAPITOLO EUROBASKET A proposito di visioni, l’unico disappunto di Simon è essere semplice spettatrice degli Europei da poco iniziati cui è stata molto vicina. «L’ultima gara in Montenegro ci è costata cara. Sarebbe stato un traguardo storico e siamo state ad un passo dal centrarlo. Ma sono orgogliosa del gruppo della nazionale e credo che in prospettiva – chiosa – avremo l’opportunità di rifarci pienamente».

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