Grande successo per la seconda edizione dell’Iron Fist Kickboxing Tournament, manifestazione organizzata perfettamente dai mastri Marco Astorri e Mattia Amatuzio con il prezioso contributo di tutti gli allievi e con il sostegno imprescindibile degli sponsor. La kermesse è stata ospitata dal Cus Molise al Palaunimol sede abituale degli allenamenti del team organizzatore. Una giornata che ha regalato emozioni e spettacolo in tutte le specialità della disciplina. Particolarmente emozionanti sono stati i match di contatto pieno. Dopo l’apertura dedicata alle discipline di contatto leggero, si è svolta una bellissima dimostrazione di Sambo e Combat Sambo (sport nazionale russo praticato fin dagli anni venti caratterizzato da prese, proiezioni, leve articolari e ogni genere di tecniche di percussione ndr) da parte della palestra Karaky Team Isernia del maestro Giuseppe Di Lonardo e dal suo allievo, atleta nazionale, Martin Alvarez, che ha dato il cambio di passo all’evento. Si è poi avuto l’ulteriore upgrade della kermesse rappresentato dagli incontri di contatto pieno. Il primo incontro di K1 Rules ha visto protagonista il molisano Manuel Papa che ha portato a casa la vittoria al termine di un ottimo combattimento letteralmente dominato al cospetto di Francesco De Lorenzo della palestra Goshin Ryu 1983 di Benevento. E’ toccato poi ad Antonio Ciarlitto, altro atleta molisano, salire sul ring nella specialità del full contact. L’allievo di Addolorato Patullo (numero uno della Shin Kage di Macchiagodena) ha avuto verdetto sfavorevole nonostante una prestazione di tutto rispetto contro Antonio Esposito della Quadraro Boxing Club di Roma. Sempre nel full contact poi, si è avuto un ulteriore upgrade passando al professionismo femminile.

Michela Patullo della Fighting Ring Bojano al suo esordio tra i Pro, si è scontrata con la più esperta Chiara Catracchia (Quadraro Boxing Club di Roma). Al termine di un match durissimo che ha visto entrambe le atlete, attuali campionesse italiane nelle rispettive categorie, confrontarsi a viso aperto e senza esclusione di colpi. A spuntarla ai punti dopo quattro riprese, per verdetto non unanime è stata l’atleta di casa.
L’apoteosi, dunque, si è raggiunta con l’ultimo match in cui era in palio il titolo italiano Wako Pro K1 Rules tra Mattia Amatuzio, punta di diamante della Iron Fist Kickboxing Club Campobasso (detentore del titolo italiano sia del Full Contact e anche della Low Kick) e Danilo Andrulli della Kickboxing Elitè di Putignano, attuale detentore del titolo. In un Palaunimol gremito in ogni ordine di posto i due contendenti hanno dato vita ad un match accesissimo. Dopo le prime due riprese in grande equilibrio in cui gli atleti si sono equivalsi, nella terza la prestazione del molisano ha subito un calo e l’avversario ne ha prontamente approfittato. Nella quarta ripresa, nonostante lo strenue tentativo di Amatuzio di ribaltare l’incontro, la sua avanzata ha subito una battuta d’arresto poiché l’avversario con una precisa ginocchiata al naso lo ha costretto al ritiro, pertanto Andrulli ha mantenuto il titolo.