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mercoledì, Giugno 18, 2025

“Come l’arancio amaro” di Milena Palminteri: la recensione di Marilena Ferrante

Evidenza“Come l’arancio amaro” di Milena Palminteri: la recensione di Marilena Ferrante

Il romanzo “Come l’arancio amaro”, di Milena Palminteri, Bompiani edizioni, rappresenta una narrazione intensa di fatti della vita personale e familiare della protagonista Carlotta, trentaseienne siciliana, cresciuta durante il ventennio fascista, segnata da una storia familiare densa di perdite e perciò stesso ripiegata su se stessa e sul suo dolore.
Una lunga trama accompagna la storia della sua famiglia che si accompagna agli anni del regime fascista e alla condizione di isolamento vissuta dalla Sicilia del tempo, sottomessa alle ragioni della sudditanza malavitosa e ai rituali della borghesia nobiliare dell’epoca.
Questo quadro diventa un tela per dipingere un ritratto della storia personale della famiglia di Carlotta così, un viaggio a ritroso diventa un incedere nella storia familiare con rimandi a personaggi iconici , figure parentali che si accavallano in una storia a tratti misteriosa e paradossale .
Protagoniste due ragazze Nardina che sposa il nobile Carlo Cangialosi, ma che non riesce a rimanere incinta e la bellissima e selvatica Sabedda, umile serva che si troverà in grembo un figlio che non potrà sfamare.
La bella Sabedda mostrerà la sua forza di donna, sottomessa ad una legge inumana , solo apparentemente risolutiva.
Il viaggio di Carlotta sarà irto di ostacoli per arrivare a conoscere la verità sulla sua stessa origine ed offrire così la possibilità di far entrare il lettore in una storia avvincente in cui il dramma umano si cala nella personalità di ciascun interprete di quel mondo ancorato alla ingiustizia , alla strumentalizzazione del corpo femminile usato, abusato, ma con una grande forza che è quella di sedurre e generare.
L’autrice riesce a creare atmosfere di grande impatto emotivo attraverso una raffinata analisi dei personaggi , con un occhio particolare alle debolezze che possono sembrare forza e alla cattura di stati d’animo che popolano il panorama umano. Come l’arancio amaro , con i suoi frutti asperrimi è un arbusto fecondo così centrale nella narrazione è il corpo generoso e fruttifero delle donne.

L’autrice
Milena Palminteri è nata a Palermo, vive a Salerno e ha due figli ormai grandi. Ha lavorato per tutta la vita come conservatore negli archivi notarili, dove insieme alla memoria economica di paesi e città italiane vengono conservate e custodite anche le nostre vicende individuali e collettive. All’inizio degli anni ottanta, mentre dirigeva l’archivio di Salerno, tra le carte di un vecchio fascicolo si è imbattuta in una storia che chiedeva di essere raccontata, quella di un neonato trasportato in una cesta e di una madre accusata di avere comprato il suo bambino. A quella storia negli anni se ne sono intrecciate altre, confluite nel suo primo romanzo,
Come l’arancio amaro. Un esordio tardivo, profumato e dolce come un frutto che ha potuto a lungo maturare.

Marilena Ferrante
Nasce a Isernia, dove vive tuttora. Docente di Lettere presso la Scuola secondaria di primo grado “San Giovanni Bosco”, giornalista pubblicista e scrittrice.
Ha pubblicato quattro raccolte poetiche: “Quel che avrei potuto dirti” (2015), “Un passo dal cuore” (2016), entrambe per Volturnia Edizioni, “Gli occhi del silenzio“ (Bertoni Editore, 2021) e “Nuda memoria” (SetArt Edizioni, 2024). Ha scritto anche il romanzo “La neve di marzo” per L’Erudita di Giulio Perrone (2021).
Molti suoi scritti sono presenti in antologie letterarie quali “Vite che tremano” (Volturnia edizioni , 2016), “Cartoline dalla terra che forse esiste” (L’Erudita, 2018) e altre ancora.

 

 

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