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lunedì, Giugno 16, 2025

Riesumato all’alba a Riccia il corpo della giudice Ercolini, trasferito a Roma per l’autopsia

AperturaRiesumato all'alba a Riccia il corpo della giudice Ercolini, trasferito a Roma per l'autopsia

Un caso in un primo momento chiuso come suicidio, ma che ora potrebbe svelare una nuova verità. E’ quello della morte della giudice molisana Francesca Ercolini, in servizio al Tribunale di Ancona, trovata senza vita nella sua casa di Pesaro il 26 dicembre del 2022. Il corpo della donna, dopo i funerali, fu portato al cimitero di Riccia, paese d’origine della famiglia, e lì ha riposato fino a questa mattina all’alba quando la salma è stata riesumata e trasferita al Policlinico Umberto I di Roma dove sabato prossimo il medico legale Vittorio Fineschi effettuerà una nuova autopsia. E’ l’effetto delle nuove indagini avviate dalla Procura dell’Aquila. Il mese scorso il giudice per le indagini preliminari ha tenuto una udienza non solo per affidare l’incarico per il nuovo esame autoptico ma anche per affidare al Ris di Roma l’incarico di simulare la scena della morte della donna e quella del successivo ritrovamento del corpo. Di qui la riapertura del caso e le nuove indagini che hanno portato all’iscrizione sul registro degli indagati di sei persone e tra queste il marito della giudice, l’avvocato Lorenzo Ruggeri, e il medico legale che eseguì la prima autopsia. Le ipotesi di reato, a vario titolo, vanno dal depistaggio alla falsità ideologica fino alla violazione del segreto istruttorio. Già nell’immediatezza dei fatti la Procura aveva indagato nell’ambito familiare per maltrattamenti e istigazione al suicidio, ipotesi poi archiviate. Ora negli ultimi mesi, con le nuove indagini, sono stati disposti sequestri, perquisizioni, analisi sui dispositivi elettronici in uso alla famiglia.

 

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