Il Dipartimento Sicurezza e Immigrazione della Lega Molise esprime il proprio sostegno ai due agenti della Polizia di Stato indagati dopo l’operazione che ha portato alla cattura dei due responsabili della morte del brigadiere capo Carlo Legrottaglie, un intervento rischioso in cui uno dei criminali è rimasto ucciso durante il conflitto a fuoco.
“Chi agisce per difendere il cittadino – ha detto Giovanni Muccio, Dipartimento Sicurezza e Immigrazione Lega Molise – non puo’ essere trasformato in imputato, le Forze dell’Ordine meritano rispetto e protezione, non sospetti automatici. Un primo passo importante è stato fatto con la legge sulla sicurezza approvata dal Parlamento, fortemente voluta dalla lega, che riconosce un contributo economico per le spese legali a favore di poliziotti, carabinieri, finanzieri, vigili del fuoco e operatori della sicurezza indagati o imputati per fatti accaduti durante il servizio.
Un segnale – ha continuato – concreto di vicinanza a chi ogni giorno rischia la vita per difendere la collettività. E’ arrivato il momento di mettere mano, all’automatismo nell’iscrizione nel registro degli indagati, per gli operatori in divisa che agiscono nell’adempimento del proprio dovere. Non possiamo permettere che chi interviene in contesti estremi venga sistematicamente sottoposto a procedimenti penali solo per aver fatto cio’ che la legge gli impone. Mettere in discussione ogni intervento delle Forze dell’Ordine mina il principio stesso di sicurezza, se chi porta la divisa deve esitare prima di agire, chi ne approfitterà saranno solo i delinquenti. Agli agenti coinvolti, e a tutte le donne e gli uomini delle Forze dell’Ordine, va – ha concluso Muccio – il nostro rispetto, sostegno e riconoscimento”.
