19.2 C
Campobasso
domenica, Giugno 15, 2025

Vacanze del secolo scorso…

EditorialiVacanze del secolo scorso...

di Agostino Rocco*

La festa di san Pietro e Paolo, il 29 giugno, segnava a Isernia l’inizio vero dell’ estate. Alla fiera compravamo le sdraio e gli ombrelloni, da portare al mare anche se si prenotava al lido col bar e gli ombrelli di paglia. Nell’ aria c’era profumo di vacanze, e infatti una bella fetta di isernini il 1 luglio partiva all’ alba, diretta a Vasto, San Salvo e Montenero. Un esercito in marcia sulla Trignina, con l’afa a 33 gradi. Quelli più trendy se ne andavano più a nord, Giulianova, Roseto, Montesilvano e Silvi. Dove in spiaggia potevi trovare il presidente della Regione Giustino D’uva con l’ombrellone accanto a quello del ministro Remo Gaspari, pezzo da 90 della Democrazia abruzzese. Isernia a luglio si spopolava, gli uffici andavano avanti con i pochi impiegati che non andavano in ferie, o ci andavano ad agosto. Da luglio a settembre lo Stato a Isernia sonnecchiava, “ci sono le ferie, torni a settembre” era la risposta che ti mollava l’impiegato statale che manteneva solo la posizione. Senza fare altro.

Agostino Rocco

Tutto si fermava, o rallentava come un tir stracarico sulla salita del Macerone.
Al mare, gli impiegati si alzavano alla solita ora per andare subito in spiaggia “porto i bambini, c’è lo iodio…”
Poi aspettavano l’una per il piatto di spaghetti stracolmo, ai lupini di mare, scambiati per vongole veraci. Grandi caraffe di vino bianco ghiacciato, la siesta e poi verso le 17 di nuovo in spiaggia a guardare chi passeggiava in ciabatte e due pezzi, sul bagnasciuga caldo di sole.

Ad agosto rientravano i villeggianti di luglio con la tintarella fresca di Ambra Solare, uno sguardo puntato alle fiere dei paesi per andare, di sera, a mangiare taralli e arachidi, panini e patatine, mentre il Bobby Solo di turno sul palco cantava la evergreen “Non c’è più niente da fare”.
Ad agosto stesso copione, gli isernini caricavano le auto di ogni ben di dio, in attesa dell’Assunta. Nei mini appartamenti super economici entravano altri ospiti, bianchi come la cera. Il 31 sarebbero tornati in Patria belli neri, e col portafogli svuotato. Ai primi di settembre in giro musi lunghi e aria triste, sotto i primi acquazzoni autunnali. Ma già si pensava al ponte del 2 novembre e al Settembre Isernino, dove magari arrivava sul palco Minnie Minoprio. E gli uffici? “Signore, ripassi a fine mese, siamo appena rientrati dalle ferie…”

*giornalista

Ultime Notizie