Con gli EnergyTime Spike Devils Campobasso ha avuto modo di confrontarsi in due circostanze ai playout per quelle che sono state due gare molto intense, sia in Brianza che nello scenario del PalaVazzieri.
Ora, Luca Consonni ventunenne libero milanese di 185 centimetri, dopo tre stagioni a Brugherio, si tufferà su quest’esperienza molisana ed è pronto a farlo con «grande spirito anche perché questa sarà la mia prima esperienza lontano da casa. Farlo con determinazione è il miglior modo, a mio avviso, per affrontare un percorso del genere. Voglio dare il meglio di me sin da subito, così da ambientarmi al meglio».
Tornando sulle due sfide del 5 aprile e del 3 maggio, l’ultimo innesto in casa rossoblù ricorda come «gli Spike Devils siano stati squadra che mi ha fatto una gran bella impressione nel novero di quanto fatto nel girone per la salvezza. Ci hanno messo pienamente i bastoni tra le ruote ed hanno dato il massimo per raggiungere l’obiettivo e questo mi ha impressionato positivamente».
Altri due aspetti, poi, sono ben presenti nella mente di Consonni. «Senz’altro l’opposto Morelli, un avversario tosto, sia tecnicamente che caratterialmente. L’essere in squadra assieme ora potrà darmi unicamente ulteriori stimoli e potrà consentirmi di averlo come punto di riferimento per prendere spunto dalla sua grinta e dalla sua determinazione in campo. Ho apprezzato, poi, con forza la sagacia tattica di coach Bua e le sue indicazioni ai suoi in battuta, in grado di metterci in difficoltà, ulteriore segnale delle sue qualità», aggiunge.
Nelle prime sensazioni del nuovo libero campobassano c’è anche un pensiero speciale per il pubblico di fede rossoblù. «La gente di Campobasso, nel match di ritorno, si è fatta sentire e non poco ed ha giocato un ruolo chiave. Sono stati molto calorosi e quello si è sentito, del resto al Sud le partite si vivono con grande trepidazione».
Entrando nel suo mood da libero, Consonni argomenta: «Mi devo costruire ancora bene nel mio ruolo, non essendo ancora un veterano. Il mio fondamentale del cuore? Senz’altro la ricezione che è uno dei miei riferimenti in campo. Cerco di prendere sempre campo soprattutto sulle battute difficili così da liberare gli attaccanti di mano per il loro lavoro a rete».
Infine, il nuovo arrivato in casa campobassana formula una promessa particolarmente impattante: per l’ambiente rossoblù in primis, ma anche (e soprattutto) per se stesso. «Alla società e ai tifosi dico che sin dal primo giorno di preparazione ci metterò il massimo dell’impegno anche perché sono convinto che il progetto offerto da Campobasso sia uno dei più appetibili che si possa trovare in giro e vorrei sfruttare al meglio quest’occasione anche per essere notato in prospettiva e potermi proiettare su A2 o Superlega. Personalmente, invece, mi piacerebbe crescere e mettermi in mostra in quello che è il percorso che ho iniziato da poco. L’ho fatto nel girone settentrionale, voglio dimostrare anche in quello meridionale le mie caratteristiche così da proiettarmi al meglio sulle opportunità che le mie qualità potranno fornirmi in prospettiva futura».