Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Campobasso ha disposto, nei confronti di un uomo di 50 anni, del capoluogo, la sostituzione della misura del braccialetto elettronico e del divieto di avvicinamento alla ex coniuge, con quella degli arresti domiciliari, come chiesto dalla Procura, guidata da Nicola D’Angelo. È accusato di atti persecutori e lesioni personali aggravate. L’ordinanza è stata eseguita dalla Squadra Mobile, che lo ha rintracciato a Roma e riportato a Campobasso. L’indagato, secondo gli inquirenti, avrebbe perseguitato la ex moglie, dopo la separazione, con continue telefonate, messaggi, pedinamenti, insulti, scenate in pubblico fino ad arrivare a violenze fisiche che le avrebbero causato lesioni. Il tutto per gelosia aggravata dall’abuso di alcool. La donna si sarebbe anche rivolta a uno psicologo. L’uomo, nonostante i divieti, avrebbe continuato con le sue condotte persecutorie, e per questo ora è ai domiciliari. “Le forse di polizia di Campobasso – ha detto il procuratore capo Nicola D’Angelo – hanno trattato, da inizio anno, già 40 casi di codice rosso.”