Malattie tempo dipendenti. Finiscono i viaggi della speranza fuori regione per i pazienti molisani. E’ questa la sintesi, e il senso, del documento varato dalla struttura commissariale per la Sanità che ha messo in campo la nuova Rete Ictus regionale. Da qui in avanti, tutti i casi saranno trattati in regione. Nel documento approvato lo scorso 11 giugno, due sono i punti di riferimento della nuova rete regionale. L’ospedale Cardarelli di Campobasso per quello che riguarda il trattamento dell’Ictus Ischemico e l’istituto Neuromed di Pozzilli per quello che riguarda il trattamento dell’Ictus emorragico. Si tratta di un percorso di integrazione che rende istituzionale il rapporto pubblico privato attraverso una apposita convenzione sottoscritta con l’istituto neurologico mediterraneo. L’idea di fondo che regge il provvedimento è quella di ricorrere al privato in forma integrativa e complementare.
Vi è una ulteriore ipotesi in campo alla quale fare fronte, quella dell’ictus ischemico che richiede l’intervento dell’emodinamica. In questo caso il punto di riferimento sarà sempre il Neuromed, già attrezzato per questa eventualità. Si farà riferimento a Pozzilli quindi anche in questo caso, sino a quando l’ospedale Cardarelli non si sarà attrezzato in tal senso.
Il provvedimento dei Commissari, Marco Bonamico e Ulisse Di Giacomo, assunto d’intesa con la Direzione Generale della Salute della Regione Molise, rappresentata dal diretto re Lolita Gallo, arriva a valle dell’approvazione già ricevuta in sede di tavolo tecnico romano. Sulla bontà dell’iniziativa, infatti, si erano già dichiarati favorevoli i Ministeri della Salute e dell’Economia.
