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sabato, Giugno 14, 2025

Campobasso: ampia partecipazione al corso di formazione “Autismo ed Intestino – ricerca ed evidenze scientifico-cliniche” al Responsible Research Hospital

AttualitàCampobasso: ampia partecipazione al corso di formazione "Autismo ed Intestino - ricerca ed evidenze scientifico-cliniche" al Responsible Research Hospital

 

 

 Si è svolto oggi, presso il Responsible Research Hospital, l’evento formativo “Autismo ed Intestino – ricerca ed evidenze scientifico/cliniche”, organizzato dalla Fondazione Pugliese per le Neurodiversità. L’ente si conferma punto di riferimento nell’organizzazione di iniziative scientifiche rivolte ai professionisti della salute, dell’ambito educativo e del settore sociale, consolidando il proprio impegno nella diffusione di conoscenze avanzate.

L’iniziativa ha registrato un’eccezionale adesione da parte di specialisti e operatori del settore, configurandosi come un’importante occasione di aggiornamento, dialogo e approfondimento sul legame tra autismo, microbiota intestinale e sistema immunitario. Al centro del dibattito, l’integrazione tra neuroscienze, medicina di precisione e intelligenza artificiale spiegabile, con un approccio condiviso e orientato alla ricerca.

Nel corso degli ultimi cinquant’anni, l’evoluzione delle condizioni ambientali, comprese le abitudini alimentari, l’igiene, l’uso di terapie e farmaci, ha modificato profondamente l’interazione tra intestino e sistema immunitario. Se da un lato questi cambiamenti hanno migliorato l’aspettativa e la qualità della vita, dall’altro hanno anche generato nuovi interrogativi su come l’organismo riesca o meno a distinguere tra ciò che deve tollerare e ciò che deve contrastare, soprattutto a livello intestinale.

Nonostante le cause dell’autismo non siano ancora del tutto note, la componente immunologica, accanto a quella genetica, svolge un ruolo centrale.

“Intestino e autismo” è un “legame sempre più evidente”: i batteri che abitano il tratto gastrointestinale sono infatti in grado di influenzare alcune funzioni cerebrali, agendo proprio sull’asse intestino-cervello.

In questo scenario complesso, diventano imprescindibili il lavoro d’équipe e la comunicazione: i gruppi di ricerca multidisciplinari rappresentano l’unico strumento efficace per generare conoscenza, sviluppare terapie personalizzate e affrontare con serietà scientifica una condizione che coinvolge un numero crescente di famiglie.

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