È arrivata al pronto soccorso dell’ospedale Caracciolo di Agnone poco prima della mezzanotte con una vistosa ferita al polpaccio. Ai sanitari ha raccontato di esser stata aggredita da un lupo. La vittima non ha ancora compiuto sedici anni e se la storia venisse confermata, si tratterebbe di un caso rarissimo: poiché di storie di lupi che aggrediscono gli esseri umani, se ne se ricordano davvero poche.
Un grandissimo spavento per la ragazzina che si trovava in compagnia di alcuni amici sulle scale che insistono davanti al teatro Italo Argentino di Agnone, in pieno centro cittadino: forse un esemplare giovane di lupo appenninico, per circostanze ancora tutte da chiarire, avrebbe assalito la ragazza. A raccontare quei momenti è la signora Emilia, madre della giovane aggredita: lei, infermieria, stava facendo il turno di notte al Caracciolo, quando si è vista arrivare la figlia con i jeans strappati e il sangue. È ancora provata dalla notte insonne ed ha poca voglia di farsi riprendere dalle telecamere.
La denuncia in ospedale è scattata d’ufficio. E adesso ad Agnone regna l’incredulità tra chi quei lupi di vede aggirarsi per le strade del centro dallo scorso mese di dicembre. Si tratterebbe di una madre con i suoi due cuccioli: si è lasciata immortalare più volte da Vincenzo Piccolo, l’imprenditore che dal balcone di casa sua ha più volte filmato la famigliola. Ed adesso assicura che la madre ed i suoi cuccuoli non hanno mai mostrato segni di aggressività o di insofferenza, diventando anzi pericolosamente confidenti e abituati alla presenza degli uomini.