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giovedì, Giugno 5, 2025

Acqua contesa, in provincia di Foggia 50% di risorse idriche i meno dal 2024

AttualitàAcqua contesa, in provincia di Foggia 50% di risorse idriche i meno dal 2024

Quattro invasi artificiali, un paio dei quali in grande sofferenza. Rispetto allo scorso anno, quasi la metà della disponibilità idrica. Sono i dati del Consorzio di Bonifica della Capitanata che fotografano la situazione ad oggi delle dighe che forniscono acqua alla provincia di Foggia
Il lago di Occhito, alimentato dal Fortore e dal Tappino, la diga di Marana Capacciotti, nel territorio di Cerignola, la diga di Capaccio sul Celone a Foggia e quella di San Pietro sull’Osento, in provincia di Avellino.
175 milioni di metri cubi di acqua totali disponibili lo scorso anno, ridotti a una ottantina nel 2025, per una perdita secca di quasi la metà delle risorse potenziali. Il punto centrale di questo sistema è il lago di Occhito che però non riesce più a soddisfare le esigenze del foggiano, per un uso potabile e quelle della parte settentrionale del Tavoliere per uno scopo irriguo.
La pioggia caduta ad aprile e a maggio, hanno assicurato i tecnici del Consorzio di Foggia, riuscirà da sola a coprire il fabbisogno del capoluogo per l’acqua che arriverà nei rubinetti delle case. Ma le associazioni agricole hanno già stimato in oltre un miliardo e mezzo di euro le perdite per l’impossibilità di garantire acqua sufficiente alle colture: grano, ortaggi e frutta.
Una buona parte dell’acqua che serve, dicono al di là del confine di Tufara, può arrivare dallo scarico del Liscione che non viene incanalato, ma che invece, finendo nel Biferno arriva dritto al mare.
Proprio gli 80 milioni di metri cubi d’acqua che mancano quest’anno alla Puglia.
L’opera, il tubone che dovrebbe connettere il lago di Guardialfera a quello di Occhito, costerà alcune decine di milioni. Soldi che il Governatore Emiliano ha già detto di avere a disposizione. Con quel sistema, la condotta Finocchito, anche le coltivazioni del Basso Molise verranno annaffiate con quell’acqua. Ammesso che il cantiere venga aperto entro l’anno, non è ancora chiaro, dicono gli scettici, quanto tempo ci vorrà per completare la conduttura, né a chi verrà affidata la gestione.

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