Riceviamo e pubblichiamo la nota del Consigliere regionale del Movimento 5 stelle, Angelo Primiani
“Davanti a 40 mila morti non si può tacere, il massacro a Gaza grida giustizia. Per questo ho presentato in Consiglio regionale una mozione chiara: il Molise rompa ogni legame con il governo israeliano e con chi resta complice dell’orrore.
L’iniziativa segue l’esempio della Puglia, dove il presidente Michele Emiliano ha invitato le istituzioni regionali a “tagliare i ponti” con il governo Netanyahu. Il nostro ruolo regionale non può influenzare la politica estera, ma ha un valore simbolico e morale. E oggi il Molise ha il dovere di posizionarsi dalla parte dei diritti umani, della pace e della giustizia.
Dal 7 ottobre 2023, l’attacco terroristico di Hamas ha dato il via a una spirale di violenza che ha provocato una catastrofe umanitaria. A Gaza si contano oltre 40 mila morti, tra cui migliaia di bambini, più di 100 mila feriti e un’intera popolazione costretta alla fame e allo sfollamento. Gli aiuti umanitari vengono ostacolati, e l’85% dei due milioni di abitanti ha dovuto abbandonare la propria casa.
Chiedo che il presidente Roberti solleciti il Governo italiano e l’Unione europea per il riconoscimento dello Stato di Palestina entro i confini del 1967, con Gerusalemme capitale condivisa. Serve un impegno chiaro: per il cessate il fuoco, per la liberazione degli ostaggi, per la fine dell’occupazione e delle violenze.
Chi continua a intrattenere rapporti istituzionali con chi bombarda civili, con chi affama un popolo, si rende complice di un crimine. Invito tutte le istituzioni molisane a scegliere da che parte stare. Perché di fronte a un genocidio, non esistono mezze misure: o si è dalla parte della vita, o si è dalla parte dei carnefici”.