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venerdì, Maggio 30, 2025

Borsa Regionale Turismo Esperienziale a Campobasso, Fanelli: “Bene potenziare il turismo, ma il ‘come’ è determinante”

AttualitàBorsa Regionale Turismo Esperienziale a Campobasso, Fanelli: “Bene potenziare il turismo, ma il 'come' è determinante”

Riceviamo e pubblichiamo la nota della Consigliera regionale del Pd Micaela Fanelli sulla Borsa del turismo esperienziale a Campobasso

“L’idea alla base di questa iniziativa è, indubbiamente, lodevole e risponde a un’esigenza reale del nostro territorio di valorizzare le proprie eccellenze e di aprirsi a nuovi mercati, puntando a migliorare l’attrazione turistica basata su un’offerta particolarmente adatta alla realtà del Molise. Per questo è stata approvata la Determinazione Dirigenziale n.2735 del 20 maggio scorso, sostenuta dal consigliere delegato alla cultura e turismo Fabio Cofelice che prevede l’evento negli spazi del Palazzo Gil a Campobasso, il 19 e 20 giugno, in concomitanza con i Misteri e il Corpus Domini nel capoluogo regionale.
L’obiettivo è quello di favorire nella due giorni, rapporti commerciali tra operatori turistici locali (sellers) & buyers nazionali e internazionali. Tuttavia le buone intenzioni non bastano perché sono numerose le perplessità riguardanti la tempistica e la pianificazione dell’iniziativa che rischiano non solo di compromettere l’efficacia, ma anche di generare confusione e disagio tra gli operatori che dovrebbero esserne i principali beneficiari.
Ci troviamo di fronte a una serie di criticità che rendono la Borsa del Turismo Esperienziale, più un atto di buona volontà che un’azione concreta e ben pianificata.
Vediamo perché. Innanzitutto per la distanza temporale tra l’approvazione della determina e la data prevista per l’evento. È estremamente ridotta. Pochi giorni. Questo ostacola una corretta programmazione, una comunicazione efficace e, non da ultimo, un’adeguata partecipazione da parte degli operatori del settore. Le altre borse del turismo esperienziale vengono lanciare con un anno di anticipo per consentire una partecipazione adeguata e un’attività utile. Bisogna infatti organizzare preventivamente gli incontri fra gli operatori.
Secondo. L’assenza di un impegno economico definito. La determina del Servizio di promozione turistica della Regione Molise non riporta alcun impegno economico chiaro e definito da parte dell’Ente. Si rinvia a una “successiva definizione”. Questa mancanza di trasparenza introduce una gravissima incertezza. Come possiamo chiedere ai nostri operatori di partecipare, investire tempo e risorse, se non è chiaro come e quanto la Regione Molise intenda supportare la promozione, la logistica e l’organizzazione complessiva dell’evento? È un’incognita che mina alla base la sostenibilità dell’iniziativa.
Inoltre, agli operatori viene richiesto di assumersi degli oneri economici che non sono in alcun modo specificati. Questa assenza di chiarezza impedisce a chiunque di valutare la reale convenienza e sostenibilità della partecipazione, esponendo gli imprenditori a possibili e inattesi aggravi finanziari. Proseguendo: non viene indicato alcun criterio per la selezione delle domande che saranno pervenute, né per i “buyer” né per i “seller”. Questo solleva seri dubbi sull’equità e l’imparzialità del processo.
Mi permetterei quindi di dire, che se un buon lavoro si vuole fare per l’anno prossimo, si parta ora con l’organizzazione, definendo una quota del Fondo di Sviluppo e Coesione adeguata, supportata da un progetto di respiro e promozione almeno nazionale, confrontandosi preventivamente con gli operatori, copiando dalle due principali fiere del settore ed innovando per le caratteristiche del nostro territorio e dando quindi uno slancio e un respiro totalmente diverso. Così, si eviterà di realizzare unicamente un’ospitata pagata da un fondo che non può coprire spese di gestione ma spese per investimenti, con i relativi dubbi formali.
Infine, i “buyer” costituiscono il motore principale per il successo di un’iniziativa come questa. Non fornire un elenco dei “buyer” impedisce ai “seller” di predisporre pacchetti turistici personalizzati e rispondenti alle esigenze dei mercati presenti. Questo limite riduce drasticamente la possibilità di avviare collaborazioni concrete e proficue, trasformando l’evento in una semplice esposizione senza reali opportunità di business.
Alla luce di quanto esposto, ribadisco che la nostra regione ha bisogno di azioni concrete, trasparenti e ben strutturate per il suo sviluppo turistico. Questa Borsa ha tutte le potenzialità per avere successo, perché il turismo esperienziale ben si adatta al nostro territorio, ma solo se sarà gestita con la dovuta attenzione e nel pieno rispetto degli operatori del settore. Ma non siamo qui a parlarne per distruggere, ma per contribuire a fare meglio.
Quindi. Mi appello al consigliere delegato. Si rimbocchi le maniche, continui con attivismo e lavoro offerto da professionisti che conoscono bene il settore e i risultati verranno. Magari non proprio quest’anno …ma verranno”.

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