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venerdì, Maggio 30, 2025

Regione, IV Commissione licenzia bozza Psr. Salvatore: “Restano le criticità”

AttualitàRegione, IV Commissione licenzia bozza Psr. Salvatore: "Restano le criticità"

“Nessun chiarimento e nessun approfondimento: la proposta di Piano Sociale Regionale 2025/2027, giunta in IV Commissione, è stata licenziata oggi, col mio voto contrario e ora si appresta ad arrivare nell’aula del Consiglio regionale del Molise in una versione priva di quelle modifiche che avrebbero contribuito a migliorarlo”.

E’ il commento della consigliera regionale del Partito Democratico Alessandra Salvatore al termine della seduta di questa mattina, 28 maggio, in cui si è conclusa la fase istruttoria del provvedimento in esame, passato col parere favorevole della maggioranza dei presenti.

“Prima ancora che l’aula di Palazzo D’Aimmo si pronunci per la determinazioni conclusive sul nuovo PSR (e anche sul Piano regionale di contrasto alla povertà 2025 2027) mi sarebbe piaciuto che fossero state prese almeno in considerazione le mie istanze di approfondimento, rispetto a potenziali aspetti di criticità anche importanti. I servizi sociali agganciati a questa riforma sono un tema troppo delicato per bypassare le opposizioni e chi, come me, aveva chiesto qualche giorno per approfondire le osservazioni che pure sono state presentate in occasione dell’apertura dell’istruttoria, durante le audizioni e, fino a qualche ora fa, dal partenariato e dagli ordini. Le risposte non sono mai arrivate, le criticità restano, la consigliera regionale delegata Stefania Passarelli neppure oggi ha fornito i chiarimenti richiesti, pur ammettendo che non ci sarà alcun risparmio sul piano della spesa. Gli altri colleghi consiglieri presenti hanno ritenuto che il tema non meritasse una ulteriore riflessione. Ciò che più conta è che viene considerata ininfluente la posizione di più di 70 Sindaci molisani, di ogni colore politico, che hanno detto un NO chiaro e forte”.

Per la consigliera Salvatore era assolutamente indispensabile un rinvio che permettesse, già nella fase istruttoria, di superare i limiti di questa bozza che tanto ha fatto discutere proprio i primi cittadini, le figure istituzionali a più diretto contatto con i destinatari dei servizi sociali e che sono stati, loro malgrado, messi ai margini di questa stesura di PSR proposta dalla Giunta regionale.

“La riduzione degli Ambiti Territoriali Sociali contenuta in questa versione potrà ancora garantire un assetto che rispetti peculiarità ed omogeneità territoriali? Cosa ne sarà del personale? La natura pubblica di qualunque soggetto giuridico che dovesse sostituire gli Ats sarà garantita? Erano queste alcune delle domande rimaste, per ora, inevase e che tornerò a porre, in maniera ancora più urgente, in Consiglio regionale. Perché questioni che attengono alle povertà, alle condizioni di disabilità, al diritto all’abitare, alla presa in carico dei minori più fragili (per citare solo alcuni settori) non possono essere ‘licenziati’ con questa velocità. Sarà battaglia nelle istituzioni ed in Consiglio”.

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