Pare che in giornata la società rossoblù debba ricevere la visita di alcuni dei membri della Covisoc, organo amministrativo contabile deputato a svolgere verifiche di natura contabile e amministrativa. Gli stessi controlli potrebbero vertere anche sulla struttura del “Molinari” che oggi rimane priva di un’agibilità. Rimangono stanziate le cifre menzionate in uno dei nostri ultimi tg sport e corrispondenti a poco meno di duecentomila euro per intervenire su curva sud, tribuna Monforte e impianto di videosorveglianza. Il tutto secondo le prescrizioni dell’ultimo verbale della commissione provinciale dei pubblici spettacoli e secondo le indicazioni della Questura che ha chiesto un’implementazione dei servizi video. In funzione dell’agibilità, dopo lo stanziamento delle cifre da parte del comune, bisogna fare anche in fretta i lavori che di per se non richiedono molto tempo, ma allo stato dell’arte sono urgenti perchè la data del sei giugno si avvicina a grandi passi. Il certificato di agibilità potrebbe essere ottenuto rapidamente, ma tutto passa attraverso il disbrigo dei lavori programmati.
Nella giornata di ieri il tribunale competente ha dichiarato con sentenza il fallimento della Lucchese. È stato nominato un curatore fallimentare da parte della sezione competente del tribunale. Sul campo un’impresa sportiva di mister Gorgone e dei suoi ragazzi. A livello societaria, una precarietà e una mancanza di risorse dall’inizio della stagione. A Lucca ci si interroga su ciò che potrà succedere in futuro. Innanzitutto, un dato emblematico: si tratta del quarto fallimento negli ultimi diciassette anni e i numeri inducono ad una profonda riflessione. A livello burocratico, il curatore dottor fallimentare Del Prete, nel caso in cui vi sia un acquirente, potrebbe stabilire un’asta. A tal fine dovrà essere costituita una nuova società che surroghi quella attuale e si faccia carico di tutti i debiti compresi quelli con l’erario che ammontano a oltre due milioni di euro. Il tutto dovrebbe avvenire entro la data del sei giugno e sarebbe utile per salvare la serie C. Ad oggi appare uno scenario non impossibile ma quanto meno improbabile.
Mondo del calcio di serie B funestato dalla vicenda Brescia che proprio ieri è stato deferito. A seguito di tale atto si arriverà nei prossimi giorni ad una sentenza di penalizzazione di quattro punti che riscriverebbe la classifica della cadetteria. Il play out sarebbe, dunque, fra Salernitana e Sampdoria con il Brescia destinato alla retrocessione in serie C. Da quando la notizia è iniziata a filtrare, circa una settimana fa, la Salernitana ha deciso di ricorrere avverso il rinvio del play out a data da destinarsi. Il Collegio di garanzia del Coni ha respinto il ricorso in quanto non appaiono sussistere i presupposti dedotti da parte della società ricorrente e le vicende sottoposte al vaglio del Collegio non riguardano questioni di diritto e di legittimità. Secondo il Collegio, la controversia deve essere trattata assicurando il pieno contraddittorio fra le parti. Rimane un caos incredibile in una serie B oggi congelata e, se vogliamo, destinata a essere falsata con la nuova situazione che si verrà a creare. Non è da escludere oggi l’ipotesi clamorosa dell’allargamento del campionato a ventuno squadre con la decisione salomonica di non disputare affatto lo spareggio retrocessione. Sarebbe clamoroso, ma non del tutto da escludere.