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martedì, Maggio 20, 2025

Referendum 8 e 9 giugno, Cgil Molise: “Chi si schiera e chi tace”

AttualitàReferendum 8 e 9 giugno, Cgil Molise: "Chi si schiera e chi tace"

Sul referendum dell’8 e 9 giugno riceviamo e pubblichiamo la nota del Segretario regionale della Cgil Molise Paolo De Socio.

“L’8 e 9 giugno i cittadini italiani (anche residenti all’estero !) sono chiamati a votare per quesiti referendari che toccano temi fondamentali: il lavoro, i diritti, la cittadinanza. La data del voto si avvicina eppure i telegiornali, le trasmissioni di approfondimento, i talk politici – perfino il servizio pubblico – ignorano quasi del tutto una grande mobilitazione di massa partita con la raccolta di milioni di firme lo scorso anno. La Rai, in particolare, è finita al centro delle critiche per una copertura informativa praticamente inesistente. Se fossimo in altra epoca non sarebbe esagerato parlare di censura. La CGIL ha promosso gran parte dei quesiti referendari che riguardano l’abolizione delle norme sui licenziamenti illegittimi introdotte dal Jobs Act, l’eliminazione del tetto agli indennizzi per chi lavora nelle piccole imprese, la reintroduzione delle causali nei contratti a termine, la responsabilità del committente negli appalti in caso di incidenti sul lavoro, e infine un cambiamento rilevante sulla cittadinanza, per ridurre da dieci a cinque anni il periodo di residenza richiesto. Si tratta di temi che riguardano la vita concreta di milioni di persone e che proprio per questo meriterebbero attenzione, confronto, dibattito. In Molise alcune forze politiche sono scese esplicitamente in campo: il Partito Democratico, Il Movimento 5 Stelle, Sinistra Italiana, Alleanza Verdi e Sinistra, il Partito Socialista e il PRC – SE hanno palesemente invitato a votare e, nella maggior parte dei casi, a votare 5 SI. Sono tante anche le associazioni e i movimenti – compreso Il Cantiere Civico guidato da Massimo Romano – che hanno aperto una discussione che invita sicuramente alla partecipazione e al voto. Si è schierata per un impegno concreto e per una tendenza ai 5 SI anche la UIL insieme al sindacalismo di base mentre, in maniera inusuale e incomprensibile, la CISL (almeno quella nazionale) invita addirittura a non partecipare al voto. E il resto del MOLISE che fa? Tace… tanto è vero che è impossibile anche proporre un confronto sugli argomenti oggetto di referendum. Infatti, salvo una timida e isolata dichiarazione di alcuni vertici di Confindustria che hanno palesato una contrarietà generica ai Referendum, gli esponenti politici locali, stavolta, non hanno dato manco fiato alla sbandierata filiera istituzionale che da Salvini a La Russa, passando per Taiani, ha invitato a un astensionismo al limite della decenza se non della legalità. Nulla ci stupisce più in Molise e se buona parte della politica governativa resta afona rispetto a materie che riguardano LAVORO, DIRITTI e CITTADINANZA non fa altro che essere coerente con se stessa ! ! ! In una logica di autoconservazione vale la vecchia regola di non disturbare i manovratori. La CGIL del Molise, insieme ai partiti e alle associazioni del Comitato referendario, seppur con grande difficoltà, sta percorrendo passo dopo passo le Piazze molisane e i luoghi di lavoro per invitare tutti a PARTECIPARE AL VOTO. Chi non vuole la PARTECIPAZIONE propone un mondo e un modello di società di succubi e di schiavi ! ! ! L’ 8 e 9 giugno ANDIAMO A VOTARE”.

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