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domenica, Maggio 18, 2025

Burocrazia, un peso insostenibile per le PMI: la denuncia della CGIA di Mestre

AttualitàBurocrazia, un peso insostenibile per le PMI: la denuncia della CGIA di Mestre

Il fardello – secondo l’associazione che raggruppa le piccole e medie imprese – è insopportabile, con gli imprenditori costretti a destreggiarsi tra moduli da compilare, documenti da produrre, timbri da apporre e file interminabili agli sportelli pubblici solo per ottenere una semplice informazione.

Nonostante qualche timido passo in avanti fatto negli ultimi anni, la complessità delle norme e, spesso, l’impossibilità pratica di applicarle rappresentano un problema insopportabile.

A pagare il conto sono le aziende che sottraggono tempo prezioso e risorse economiche fondamentali alla loro attività produttiva. La macchina dello Stato nel suo complesso funziona mediamente con difficoltà, soprattutto in molte regioni del Mezzogiorno, dove l’inefficienza costituisce un tratto caratteristico di tante realtà pubbliche.

Quanto alle soluzioni, una è quella dell’abolizione delle norme giuridiche che regolano il sistema; all’inizio dell’aprile scorso è stato approvato un disegno di legge del governo che prevede l’abrogazione di oltre 30.700 norme emanate tra il 1861 e il 1946. E questo potrebbe almeno alleviare il carico che grava sulle spalle degli imprenditori

E anche dal confronto con gli altri Paesi, emerge che la nostra PA sconta dei differenziali di inefficienza molto preoccupanti. Secondo una recente indagine condotta dalla Banca Europea degli Investimenti (BEI), il 90 per cento delle imprese italiane ha dichiarato di avere del personale impiegato per adempiere agli obblighi normativi. Tra i paesi big dell’Unione, nessun altro ha registrato un risultato peggiore.

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