In un tempo in cui la teologia sembra fare molta fatica per legittimarsi all’interno della vita di fede e nel contesto culturale contemporaneo (dove spesso risuona il monito heideggeriano per cui o si pensa o si crede), può sembrare paradossale ritornare ad interrogarsi sul senso della teologia in un autore certo esemplare come Tommaso d’Aquino, ma collocato in un tempo e dentro una sensibilità profondamente diversa da quella odierna. In realtà la lettura attenta e certamente contestualizzata dall’ardita riflessione di san Tommaso, evidenza la straordinaria attualità e per certi versi profeticità del suo modo di intendere la teologia. Quest’ultima, infatti, senza rinunciare ad essere rigoroso esercizio speculativo, si nutre della Sacra Scrittura come del suo fondamento (si può affermare che la teologia di Tommaso è intrinsecamente biblica) e si mette a disposizione della predicazione, e dell’annuncio della fede. Se da un lato è vero, come ripete Tommaso, che una vecchietta ne sa più di tutti i filosofi quanto a Dio e alla salvezza, proprio l’interrogare radicale sul senso delle cose, il desiderio d’infinito che ci definisce, muovono verso una considerazione della teologia in senso storico-salvifico, poiché in essa si mette in gioco il “cuore inquieto” che desidera conoscere compiutamente quel Dio che può essere davvero conosciuto solo nella misura in cui si rivela, pur rimanendo sempre al di là di quello che possiamo dire di Lui, tanto che la nostra conoscenza è solo “impronta” che rimanda ma non esaurisce la realtà dell’oggetto che la determina. La teologia, dunque, come cammino mai compiuto a partire da quanto Dio ci ha rivelato, in cui la ricerca della verità dell’uomo e lo strumento di cui ci si serve, la ragione, non vengono mortificati ma assunti come un presupposto necessario da cui non è mai possibile congedarsi. Partendo dall’analisi e dal commento della prima questione della Summa Theologiae, del Prologo del Commento alle Sentenze del Lombardo e del Commento al De Trinitate di Boezio, grazie in particolare alla riflessione di Tommaso contenuta nei suoi commentari biblici, il volume offre una ricognizione approfondita sul senso della teologia, in particolare sul rapporto tra fede e ragione, sulla natura speculativa e argomentativa del sapere teologico, sulla dimensione soprattutto esistenziale e salvifica della rivelazione.
Volume edito da Marcianum Press, disponibile dal 24 aprile 2025.
L’AUTORE Antonio Sabetta, studioso delle tematiche di confine tra filosofia e teologia, insegna Introduzione alla Teologia e Teologia Fondamentale presso l’Istituto Teologico Abruzzese-Molisano di Chieti.