Più che i posti del Cda e quello di presidente, molto ambito, quello che interessa davvero ai cittadini è che la raccolta dei rifiuti in città funzioni.
Le dimissioni di Stefania Tomaro, che negli ultimi cinque anni ha guidato la Sea, hanno aperto già dalla campagna elettorale la corsa alla guida dell’azienda che a Campobasso gestisce il servizio. Oltretutto, mentre la Tomaro è stata amministratrice unica della Servizi e Ambiente, a palazzo San Giorgio è stato deciso di tornare al Cda e alla carica di presidente: tre componenti del consiglio, che eleggerà il presidente e due supplenti.
Mettere insieme le varie anime della maggioranza che sostiene Maria Luisa Forte è compito da giocatori di Risiko, anche perchè sulla poltronissima di piazza Molise già da tempo volteggiano i nomi di professionisti e non, che abitualmente bazzicano il sottobosco della politica.
Ma al di là del toto nome, il cittadino comune si aspetta che il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti funzioni al meglio. Soprattutto in virtù del fatto che l’aliquota della tassa comunale, la Tari, è da tempo ai massimi.
Va detto che l’amministrazione Tomaro ha impresso una svolta alla gestione dei rifiuti e che l’abitudine al riciclo è ormai entrata nel quotidiano di tutte le famiglie, con le fisiologiche eccezioni.
Ci sono tuttavia aspetti da migliorare. La raccolta dei rifiuti speciali, ad esempio, viene scaricata sulle spalle degli utenti. E’ di queste ore la segnalazione di una cittadina che, dovendo cambiare le sedie si è sentita rispondere al numero verde che tre le poteva lasciare davanti a casa, dopo la segnalazione necessaria, le altre avrebbe dovuto portarle da sé alla zona ecologica di Selva Piana. In caso contrario avrebbe dovuto aspettare i prossimi tre mesi. Ma c’è poi chi lascia divani e materassi la notte ammassati ai cassonetti e magari sono le stesse persone che filmano i cinghiali che pascolano tra i rifiuti. Ma contro l’inciviltà il rimedio non c’è ancora.
