Campomarino ha celebrato la fine della Seconda Guerra Mondiale in Europa, ricordando al contempo la storia dei suoi cinque campi d’aviazione. Il momento culminante della manifestazione è stato l’incontro con i familiari dei piloti che si sacrificarono per la pace.
La cittadinanza di Campomarino ha accolto con calore i parenti degli aviatori provenienti da diverse nazioni: dal Canada, Barrie Owen; dal Sud Africa, Eddie Filby; dalla Grecia, Yangos Voutsinas. Gli Stati Uniti sono stati rappresentati da Billy Ondocsin con suo figlio Jack, Ellen Emerson e le figlie di due piloti dei Tuskegee Airmen, Roxana Beaumont e Carol Weaver Gleed. Non sono mancate le famiglie dei piloti italiani, tra cui la figlia del Gen. Umberto Bernardini, Viviana, e i figli del Gen. Domenico Spinelli, Andrea, Laura e Grazia. Era presente anche il concittadino Davide Spinelli, il cui padre Antonio faceva parte del personale sanitario aeronautico di stanza a Campomarino durante il conflitto.
La condivisione della memoria, l’emozione dei ricordi personali e la visita ai luoghi che un tempo ospitavano i campi di aviazione hanno reso i giorni 6, 7 e 8 maggio particolarmente intensi ed emozionanti.
Nel pomeriggio del 6 maggio, il Sindaco Vincenzo Norante e la Presidente del Consiglio Comunale Erika Della Penna hanno dato il benvenuto agli ospiti, dando il via alle visite ai campi di volo. Nell’area di Ramitelli è stata inaugurata la mostra “La storia chiama l’arte” presso uno stabile che all’epoca fungeva da Intelligence e Briefing Room del 332° gruppo caccia dei Tuskegee Airmen. La mostra, curata dal centro culturale Il Campo di Renato Marini, ha esposto opere realizzate per l’occasione dagli artisti Nino Barone, Sara Pellegrini ed Elio Cavone.
Presso il campo di aviazione di Nuova, utilizzato prevalentemente da aviatori ellenici e italiani, è stata svelata una targa marmorea alla presenza di Viviana Bernardini, Yangos Voutsinas, del Sindaco, della Presidente del Consiglio e dell’Assessore alla cultura. La visita è proseguita nell’Headquarter e nei vari edifici del Ramitelli Airfield, da cui si può ammirare l’intera pianura del sistema aeroportuale.
Anche la mattinata del 7 maggio ha visto una grande partecipazione, con i figli dei piloti che hanno incontrato gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado di Campomarino. Come ogni anno, Giuseppe Marini ha illustrato il contesto storico che ha segnato il territorio di Campomarino, il ruolo cruciale dei cinque campi nel contesto bellico e il loro impatto sul tessuto sociale ed economico locale. L’incontro tra i figli dei piloti e le giovani generazioni ha rappresentato un momento di grande intensità emotiva . Grazie alle domande degli alunni, prontamente tradotte dal professore Paul Gennarelli dello staff organizzatore, è stato possibile ascoltare direttamente le storie e le memorie di chi ha vissuto quel periodo, rendendo la storia viva e tangibile.
L’8 maggio si è svolta la solenne celebrazione della fine della Seconda Guerra Mondiale in Europa. Alla presenza delle autorità politiche regionali e comunali, del rappresentante del Prefetto di Campobasso, delle autorità militari , regionali e interregionali, dei rappresentanti dell’Aeronautica Militare Italiana del 32⁰ stormo di Amendola e di quella ellenica, dell’ Associazione Arma Aeronautica nazionale e di Abruzzo-Molise, degli studenti e della comunità, i figli degli aviatori hanno condiviso le loro testimonianze. Il Sindaco Norante ha donato loro una scultura dell’artista Michele Carafa, una pergamena attestante il conferimento della cittadinanza onoraria ai loro padri e una stampa di un’opera dell’artista locale Antonella Mattarocchia impreziosita con annullo filatelico delle Poste Italiane, presente alla celebrazione con una nuova cartolina generata per l’occorrenza dall’artista Sara Pellegrini e la grafica dell’annullo filatelico è stato disegnato dalla figlia Chiara Carafa. Durante la celebrazione si è proceduto con la premiazione dei vincitori del concorso artistico-letterario indetto dal Comune e dal comitato cittadino organizzatore rappresentato da Giuseppe Marini. Gli studenti del Liceo Artistico Jacovitti di Termoli hanno dimostrato il loro talento realizzando sculture e pitture ispirate al tema dell’aviazione e alla storia dei campi di Campomarino. Il vincitore della sezione pittura è stato Renato Gentile classe 5AAF; del settore scultura è stato Andrea Fallucchi, classe 5AAF. Gli studenti delle scuole medie hanno partecipato con elaborati letterari, esprimendo le loro riflessioni e la loro sensibilità attraverso la scrittura. Vincitrice è stata l’alunna Colapietra Desirèe della 3A..
La mattinata si è conclusa con lo svelamento, da parte del Sindaco e del Presidente del Consiglio, di due targhe marmoree al lido di Campomarino. La prima, posta al porticciolo turistico, ricorda la morte del pilota inglese Kenneth Guy Devlin a seguito dell’inabissamento di un aereo di Canne durante un test. La seconda targa, situata alla fine di via F. Crispi, commemora la morte, in seguito all’esplosione dell’aereo in fase di decollo, di tre membri dell’equipaggio ellenico, di un membro della RAF e di tre concittadini che stavano lavorando nei loro orti.
Oltre alle visite ai campi, il comitato cittadino organizzatore ha promosso un tour alla scoperta del territorio di Campomarino. Gli ospiti sono stati accompagnati alla scoperta del borgo dipinto, un’occasione arricchita dalla presenza dell’autrice Liliana Corfiati. Successivamente della Chiesa di Santa Maria a Mare e della sua antica e bellissima cripta affrescata. Il comitato ha voluto fortemente un incontro con il Presidente dell’ Associazione Sportiva Ultravolo di Termoli Michele D’Auria, un’ aviosuperficie a ridosso del campo d’aviazione Biferno. Qui sono stati accolti con grande ospitalità e nonostante l’impossibilità al volo a causa del tempo non hanno fermato però l’entusiasmo degli ospiti ad eseguire alcuni scatti fotografici al fianco degli aeromobili mostrando un cartello con il nome dei loro campi di aviazione dei loro avi
La conoscenza del territorio è proseguita con la visita delle cantine vinicole locali. Di Majo Norante, Martarosa, Di Tullio, Di Vito hanno aperto le loro porte per offrire una degustazione dei prodotti tipici e delle loro pregiate produzioni, illustrando al contempo i processi di lavorazione. Abbinare la visita alle cantine con i luoghi storici dei campi di aviazione tra il Biferno e il Saccione, immersi nelle tradizioni locali e della cultura delle terre costiere di Campomarino, ha permesso ai visitatori di vivere un’esperienza completa e significativa.
Le manifestazioni del VE-DAY si sono concluse con la consapevolezza di aver rafforzato il legame tra la comunità di Campomarino e le famiglie di quei giovani che, tra il 1943 e il 1945, hanno scritto da Campomarino pagine importanti della storia d’Europa.