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sabato, Maggio 10, 2025

Gli ultimi dati confermano: al nord si lavora meglio che al sud

CronacaGli ultimi dati confermano: al nord si lavora meglio che al sud

Lecco, Biella e Vicenza le città degli stacanovisti. Sono queste le città italiane dove impiegati e operai lavorano con il maggior numero di giornate all’anno, quasi 265 in media.
Il nord lavora più del sud, dove peraltro le retribuzioni sono di gran lunga più basse. Nelle regioni settentrionali la paga media giornaliera nel 2023 era di 104 euro lordi, nel mezzogiorno si è fermata a 77 euro: una differenza del 35%.
La fotografia scattata dalle ricerche della Cassa degli artigiani di Mestre, mette a nudo uno scenario che non ha subito alcuna variazione rispetto agli ultimi decenni. Gli stipendi più alti sono pagati a Milano e Monza e lungo la via Emilia. Insomma, il nord ricco e opulento continua ad essere il motore del Paese, mentre le regioni del sud non solo annaspano dal punto di vista produttivo, ma restano ancora il bacino del lavoro nero e sottopagato.
Ma qual è la situazione locale e dl nostro territorio.
Campobasso e Isernia navigano nella parte bassa delle 107 città capoluogo di provincia rispettivamente al 72esimo e al 71esimo posto. La Provincia di Isernia, presa nel suo complesso precipita all’87esima posizione, mentre Campobasso resta stabile. Il Molise nel complesso è 15esimo per lavoro nero e per contratti di secondo livello.

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