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giovedì, Maggio 8, 2025

Pulizia ospedali, Gravina: “Non si attaccano i lavoratori, si chiede chiarezza su chi deve garantirne le condizioni e tutelare i pazienti”

AttualitàPulizia ospedali, Gravina: “Non si attaccano i lavoratori, si chiede chiarezza su chi deve garantirne le condizioni e tutelare i pazienti”

A seguito della nota diffusa da Filcams Molise, Fisascat Abruzzo e Molise e Uiltucs, il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle Roberto Gravina chiarisce che l’interpellanza presentata non mette in discussione il lavoro e la dignità degli operatori addetti alla pulizia, ma interroga con forza chi ha il compito – e la responsabilità – di garantire un servizio sicuro, efficace e tracciabile all’interno delle strutture sanitarie regionali.

«Dispiace leggere una preoccupazione fuori fuoco da parte delle organizzazioni sindacali – afferma Gravina –. L’interpellanza non è un attacco ai lavoratori, che anzi riconosciamo come parte essenziale della filiera della sicurezza sanitaria. I destinatari dell’atto sono Asrem e le aziende appaltatrici, chiamate a garantire non solo la tutela dei pazienti, ma anche condizioni di lavoro adeguate per tutti gli addetti, a prescindere dal fatto che siano dipendenti diretti o in subappalto».

Nel merito dell’interpellanza, Gravina solleva anche una questione specifica: «Vogliamo sapere se le attività di pulizia, anche in ambienti a elevata complessità clinica, siano affidate esclusivamente a personale delle ditte appaltatrici e se questi lavoratori siano effettivamente messi nelle condizioni di poter operare al meglio, visto che Il numero di operatori impiegati appare spesso insufficiente rispetto agli standard e agli impegni che le strutture sanitarie richiedono. Una carenza strutturale che rischia di compromettere non solo l’efficacia del servizio, ma anche la serenità e la sicurezza di chi lavora ogni giorno in prima linea. Per noi è fondamentale che i livelli di servizio siano garantiti con standard elevati, sia per la sicurezza di chi si cura sia per quella di chi lavora».

Un principio che, per Gravina, vale anche per il personale sanitario. «Parliamo di ambienti delicatissimi, dove la qualità dell’organizzazione incide direttamente sulla salute pubblica. In questo senso, il riconoscimento delle professionalità coinvolte, anche dal punto di vista economico – e qui si inserisce, anche solo in controluce, il tema del salario minimo – non può essere eluso se si vuole parlare seriamente di dignità del lavoro e qualità del servizio».

Infine, l’apertura al dialogo: «Siamo disponibili a confrontarci con le sigle sindacali, anche per costruire insieme soluzioni che migliorino le condizioni lavorative e organizzative. Ma rifiutiamo letture distorte: la nostra è un’azione politica di garanzia e trasparenza, non certo una delegittimazione del lavoro svolto ogni giorno con impegno e responsabilità da centinaia di operatori».

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