Sarà la Soprintendenza ai Beni Culturali a stabilire l’epoca a cui risalgono i reperti e il pavimento con mosaico ritrovati nel cantiere dell’ex scuola Celestino V a Isernia.
Forse un tempio romano, oppure una domus: a cosa servissero quei beni lo stabiliranno i rilievi che da domani partiranno sull’area di piazza Alessandro Volta da sui sono riaffiorati i primi materiali archeologici. Ed intanto nel capoluogo di provincia si accende il dibattito sulla tutela dei beni che saranno repertati. Ad avviare la riflessione è il presidente dell’associazione Preistoris Emilio Izzo, il quale propone di creare una passeggiata archeologica su via Occidentale, che insista dalle mura ciclopiche in cui fu trovata la testa in marmo di un imperatoratore romano, fino alla zona da cui qualche giorno fa sono emersi i nuovi reperti.
Quello di Izzo è un invito ad amministrazione comunale e Soprintendenza a non ripetere gli errori del passato.