Centocinque giorni dopo il Campobasso torna ad assaporare il gusto dei tre punti. Mai avremmo pensato ad un periodo di digiuno così lungo dopo una serie positiva in atto nei mesi di settembre, ottobre e primi di novembre. Il calcio è strano, non è di certo una frase da luogo comune ma la pura e semplice verità. Si torna al successo proprio nella gara più difficile. Torna il sereno, tornano i tre punti che fanno classifica e morale. In particolare lo sblocco mentale può essere decisivo per arrivare all’obiettivo salvezza. La testa è più libera dopo il gusto dei tre punti, inoltre c’è la consapevolezza di aver battuto la seconda della classe che sarà in corsa per la serie B. Questo vuol dire che il Campobasso se gioca con grinta e carattere può competere contro tutti gli avversari. Ecco come può cambiare una prospettiva che ti ha visto soccombere o quasi, praticamente contro tutti, ad un rinnovato spirito che induce alla fiducia nei due mesi e mezzo da vivere sino alla fine del campionato.
Merito ai giocatori, merito a Prosperi che ha capito di dover cambiare assetto e alcune pedine. Il 5-3-2 visto domenica, se vogliamo anche 3-5-2 in fase propositiva ha garantito due principi fondamentali a livello tattico.
Il primo: il centrocampo che è stato il vero anello debole della serie negativa, ha visto maggiore copertura con l’inserimento di un’altra pedina pura in mezzo al campo. Maggiore copertura, maggiore agonismo, maggiore possibilità di inserimento. Cerretelli con più libertà, Serra sempre utile nelle due fasi, Chiarello migliore in campo in compagnia del match winner Bifulco.
Il secondo principio: il modulo ha garantito una maggiore collaborazione tra i reparti, il Campobasso non ha dato l’impressione di essere una squadra slegata e distante tra le varie zone di campo. Al contrario la squadra ha destato da subito l’impressione di aver trovato una quadra giusta. Certo ogni domenica è a sé, ogni avversario ha delle caratteristiche, la Ternana ti induce anche a questo ma non crediamo sia un caso che con degli accorgimenti tattici, da noi invocati in modo deciso, il Campobasso ha cambiato marcia. Certo il risultato spesso veicola i giudizi, altrettanto vero che se il Campobasso non avesse vinto avremmo detto le stesse cose perché il cambio di passo c’è stato sotto ogni punto di vista. Aggiungiamo, la scelta del portiere. Finalmente abbiamo avuto modo di vedere Neri tra i pali e diciamo che i risultati sono stati assolutamente positivi. Ora, il classe 2002 ha giocato la prima gara con il Campobasso, il suo rendimento è da valutare nell’ampio periodo, ma era troppo chiaro che serviva un cambiamento dopo un campionato molto incerto, per essere buoni, di Forte.
La strada è tracciata, la linea della continuità sia sul modulo sia sulle scelte tecniche, Prosperi dovrà lavorare in tale direzione al netto di infortuni o problematiche varie. Vedi l’infortunio alla spalla per Chiarello che resterà fuori almeno per una ventina di giorni. Il Campobasso finalmente ha battuto un colpo anche in vista di un match importantissimo sabato prossimo a Ferrara contro la Spal. Ieri sera nei due posticipi: colpaccio dell’Ascoli a Pescara, capace di ribaltare il gol di Pierozzi, con le reti di D’Uffizi e Gagliardi nel secondo tempo. Vittoria pesante per la Lucchese nello scontro diretto con il Perugia, al vantaggio umbro di Matos, la risposta rabbiosa di Magnaghi nel secondo tempo, doppietta dell’attaccante e tre punti d’oro per i rossoneri. Al termine della gara mister Gorgone ha dichiarato ai mezzi stampa che la società subirà sicuramente una penalizzazione per il mancato pagamento degli emolumenti, situazione davvero difficile a Lucca in seno alla società, ma il tecnico ha garantito alla tifoseria che la squadra venderà cara la pelle sul campo per mantenere la categoria.
