E’ morto portando con sé la verità su quella storia di pedofilia che lo aveva macchiato quando era parroco a Portocannone. Don Marino Genova, originario di San Felice del Molise, ha perso la battaglia con la malattia che lo aveva colpito.
Il sacerdote era finito sotto i riflettori della cronaca dopo che Giada, una ragazza di Portocannone all’epoca dei fatti poco più che una bambina, lo aveva accusato di abusi sessuali. Uno scandalo esploso nel 2014 per fatti che risalivano a qualche anno prima. Il racconto di quella ragazzina avevano convinto la procura che aveva messo sotto inchiesta Don Marino.
Giada, che in quel periodo suonava l’organo nel coro della parrocchia, aveva denunciato il prete accusandolo di violenze che sarebbero avvenute in sagrestia e a casa del sacerdote.
Anche il vescovo Gianfranco De Luca era intervenuto per far trasferire quel parroco finito prima vicino Roma e poi sospeso a Divinis.
Giada, che aveva informato del caso anche Papa Francesco, era stata poi accolta dalla Rete l’abuso che le aveva fornito il necessario sostegno psicologico.
Dopo un lungo iter giudiziario, Don Marino era stato condannato in via definitiva a 4 anni e 10 mesi, ma solo per il periodo da aprile a giugno del 2009. Da quando Giada aveva compiuto 14 anni, la ragazza era stata giudicata consenziente. Ora attendeva l’esito del procedimento civile, nel quale aveva chiesto un milione di euro di risarcimento.
Morto don Marino Genova, il parroco che aveva abusato di una ragazzina
