Si è concluso il Consiglio europeo agrifish. Le delegazioni dei vari Stati membri hanno condiviso la
proposta presentata dalla presidenza ungherese in accordo con la Commissione europea.
La proposta messa sul tavolo dall’Esecutivo Ue prevedeva il 38% di riduzione dei giorni di pesca per il 2025. I negoziati del Consiglio Europeo dell’Agricoltura e della Pesca si sono conclusi con un risultato senza precedenti: per tutto il 2025 nessuna riduzione dei giorni di pesca per la flotta a strascico italiana. È la prima volta che l’Italia ottiene un simile successo, proteggendo concretamente il futuro del settore ittico e delle marinerie nazionali.
Era inoltre previsto un taglio della quota gambero viola (ARA) e gambero rosso (ARS) rispettivamente del 18% e del 29% rispetto al livello 2024.
Sempre a difesa del nasello, erano poi previste altre misure che interessano i palangari (-25% di giorni di pesca nel 2025 rispetto al 2024) e per gli attrezzi da posta (GNS, GND e GTE), introducendo per la prima volta un limite di cattura sul nasello.
Alla fine il risultato ottenuto è positivo GRAZIE ALLA CAPARBIETA’ DEL Ministro Lollobrigida Vediamo i principali punti:
1) grazie ad un articolato set di misure di compensazione, incrementato rispetto al 2024, l’Italia potrà di fatto annullare l’intero taglio proposto dalla Commissione Ue (misure che interessano le reti gemelle ed altre che attengono alle chiusure spazio-temporali delle 3 GSA interessate);
2) ridotto al 6% il taglio della quota di gamberi di profondità, sia viola (ARA) che rosso (ARS); la misura avrà un impatto pressoché neutro sulla flotta coinvolta atteso che già il TAC 2024 non è stato interamente
consumato e che entro il luglio cesserà l’attività di circa il 15% dell’intera capacità della flotta, misurata in GT, nell’area del westmed per effetto del bando delle demolizioni;
3) ridotto dal 25% al 13% il taglio dei giorni di pesca per i palangari;
4) ridotto il taglio di nasello in peso vivo pescato da attrezzi da posta [GNS (reti da posta ancorate), GND (reti da posta derivanti) e GTR (tremagli)]: dal 2025 ci sarà un tetto alle catture pari a 261,5 tonnellate rispetto alle 215,5 tonnellate proposte in partenza dalla Commissione europea.
“Per il 2025 – ha detto Domenico Guidotti di Fedagripesca Molise – possiamo tirare un sospiro di sollievo”