Confcommercio Molise, unitamente a Fipe Molise (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) e Federalberghi Molise esprime “forte preoccupazione” a proposito delle modalità con le quali continua ad essere erogato il flusso idrico nella città di Campobasso, “ponendo seri problemi agli esercenti” e a quanti hanno investito nel settore turistico e della ristorazione. Da settimane l’erogazione dell’acqua viene interrotta di sera, alle 23, per essere ripristinata alle 5 del mattino. “Siamo consci della gravità riguardante dal crollo idrico che attanaglia le sorgenti – afferma Irene Tartaglia, direttore Confcommercio Molise -, la nostra associazione chiede alle amministrazioni, agli enti e alle società interessate, nonché agli esponenti del governo nazionale, un confronto con tutte le associazioni di categoria interessate, per comprendere quali misure adottare nell’immediato, che possano garantire servizi idonei in un capoluogo regionale che vede la presenza di importanti presidi dello stato e delle istituzioni ministeriali, nonché importanti strutture sanitarie e industriali”.
I disagi possono danneggiare gravemente il settore della ristorazione e dei pubblici esercizi oltre a quello turistico. “Per affrontare questi problemi – conclude Tartaglia – ribadiamo la necessità di un’ampia cabina di regia regionale, capace di elaborare strategie e programmare interventi e misure, anche economiche, di fronte ad un fatto inconsueto, ma annunciato da tempo, come quello della carenza di acqua, causato dalla crisi climatica in atto che mette sempre più a repentaglio le risorse idriche per tutta la popolazione e tutte le attività regionali”.