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mercoledì, Novembre 6, 2024

Isernia: è morto Nino Santoro, una vita spesa per le persone con disabilità

CronacaIsernia: è morto Nino Santoro, una vita spesa per le persone con disabilità

Una vita spesa per i più deboli. Le lotte per riconoscere i diritti delle persone con disabilità, il loro inserimento nel mondo del lavoro, le piccole conquiste quotidiane su un territorio come quello di Isernia, che hanno reso grande il suo progetto sociale. Lascia tutto questo Nino Santoro. Ed un gran vuoto nella comunità isernina. Se ne va in silenzio a 68 anni, dopo aver lottato contro una lunga ed incurabile malattia. Forza d’animo e coraggio, megafono verso i Palazzi del Potere per le migliaia di persone con disabilità che vivono in Molise, Santoro è stato il punto di riferimento della Cooperativa Lai,  che si occupa dell’integrazione lavorativa di persone diversamente abili. Nell’aprile del 2002 fu eletto presidente della Federsolidarietà Molise: un riconoscimento dopo anni di impegno nel sociale e nel volontariato a livello regionale; anni di battaglie sul campo per le persone meno fortunate e i loro diritti.
Tanti i messaggi di cordoglio per Nino in queste ore di mestizia per la città di Isernia. “Con lei va via un pezzo della città, ma per sempre resterà la traccia del suo profondo impegno in favore del prossimo” scrive sui suoi canali social il sindaco della città pentra Castrataro; il presidente della Provincia Daniele Saia lo ricorda come un uomo gentile e altruista che mancherà a tutto il Molise, mentre Mena Calenda, ex assessore regionale alle Politiche sociali, descrive Nino come una persona di grande umanità e passione in tutto ciò che faceva“. Anche Telemolise aveva preso parte alle iniziative sociali della Lai, con campagne di comunicazione sociale, spot e servizi televisivi: con Nino Santoro – ha detto il direttore Manuela Petescia- se ne va anche un segmento bellissimo della nostra attività televisiva, accanto alla Lai e al servizio delle persone fragili.
I funerali di Nino Santoro si celebreranno alle 15:30 a Isernia nella chiesa di Santa Maria Assunta. L’ultimo saluto a un pezzo di storia dell’impegno sociale, sempre dalla parte di chi non ha voce.

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