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martedì, Novembre 12, 2024

Stellantis replica alle accuse: “Da noi dialogo franco e rispettoso con tutti”

AperturaStellantis replica alle accuse: "Da noi dialogo franco e rispettoso con tutti"

Travolta dalle polemiche e dopo aver incassato critiche da destra e sinistra Stellantis prova ad andare al contrattacco.

Le parole pronunciate dal numero uno del gruppo Carlos Tavares venerdì in Parlamento hanno generato nuovi timori e dubbi, in primis sulla realizzazione della Gigafactory di Termoli. “Il nostro amministratore delegato Carlos Tavares – puntualizza ora Daniela Poggio, che si occupa della comunicazione Stellantis – ha offerto una spiegazione dettagliata e concreta della fase storica che la mobilità e il settore automotive stanno vivendo e della risposta di Stellantis a tutto questo. Il piano strategico di gruppo e il piano industriale elaborato per ogni stabilimento italiano – aggiunge – sono le scelte concrete che Tavares ha comunicato lo scorso maggio alle organizzazioni sindacali. La certezza di stabilità nelle regole e delle giuste condizioni per competere, in un contesto che aiuti la domanda a crescere, sono condizioni indispensabili alle quali tutti siamo chiamati a concorrere”. E conclude:

Per questo, da parte nostra, porteremo sempre avanti con gli attori che condividono lo stesso obiettivo e i portatori di interesse, un dialogo franco, rispettoso e trasparente, perché abbiamo a cuore la nostra impresa, i nostri colleghi e le nostre colleghe, la filiera produttiva e tutto il Paese, consapevoli del valore che Stellantis ha per l’Italia”.

Mentre dunque il gruppo prova a gettare acqua sul fuoco cresce il pressing sulla premier Giorgia Meloni. I sindacati con la Fiom in testa chiedono che il Parlamento si unisca alle rivendicazioni dello sciopero del 18 ottobre e la Presidente del Consiglio convochi Tavares e Elkann con i sindacati stessi. “E’ necessario promuovere la convocazione di un confronto a Palazzo Chigi con il presidente di Stellantis John Elkann, l’amministratore delegato Carlos Tavares, le associazioni delle imprese e i sindacati per la costruzione di un piano per il futuro dell’automotive in Italia – afferma il segretario generale Fiom-Cgil Michele De Palma – che garantisca i lavoratori e il settore e per definire un pacchetto straordinario di intervento di Bruxelles per salvaguardare industria dell’auto, della componentistica e della mobilità in Europa”.

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