Hanno avuto un effetto domino gli interrogatori degli spacciatori persone arrestate nella prima ondata dell’operazione Sed, condotta dalla Direzione investigativa antimafia di Bari e Foggia, che ha smantellato il clan che trafficava coca tra Puglia, Molise e Abruzzo.
Le conferme e le nuove piste, tracciate dagli indagati sentiti dai magistrati lunedì scorso, hanno scoperchiato il vaso di Pandora e messo gli inquirenti sulle tracce di altre nove persone coinvolte.
I nove arrestati oggi, si aggiungono agli undici finiti in carcere e uno ai domiciliari il 23 settembre. Gli indagati sono stati fermati in diverse località , tra cui Foggia, Napoli, San Severo, Manfredonia, Termoli e Venezia. Il clan avrebbe costituito una rete di distribuzione capillare che copriva diverse aree, tra cui Foggia e provincia, la zona di Barletta-Andria-Trani, il Basso Molise e alcune zone dell’Abruzzo.
L’inchiesta, coordinata dalla DDA, riguarda un’organizzazione criminale dedita al traffico e allo spaccio di ingenti quantitativi di cocaina purissima, con un giro d’affari stimato intorno ai 3,5 milioni di euro.
L’operazione aveva anche portato al sequestro di beni per un valore complessivo superiore agli 800.000 euro.
Le accuse mosse agli indagati comprendono la promozione, la direzione e la partecipazione a un’associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, nonché l’approvvigionamento, la detenzione e lo spaccio di cocaina.