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sabato, Ottobre 5, 2024

Crisi idrica, Comuni in rivolta dopo la nuova stretta sulle chiusure notturne

CronacaCrisi idrica, Comuni in rivolta dopo la nuova stretta sulle chiusure notturne

Caos si aggiunge ad altro caos. Dopo le tensioni e le proteste sulle chiusure per la crisi idrica è l’ora delle polemiche dei sindaci. Il giorno dopo la lettera di Molise Acque che chiedeva, anzi letteralmente ordinava agli amministratori di 41 Comuni della regione di sospendere l’erogazione dell’acqua di notte, molti primi cittadini hanno deciso di non dare seguito. Nella maggior parte dei casi non sono state adottate chiusure, ma con una serie di distinguo. Ogni comune infatti ha una situazione diversa. Ci sono intanto diversi centri del basso Molise dove le chisure notturne si fanno da mesi. Tra questi c’è Casacalenda: qui la sindaca Sabrina Lallitto i rubinetti li chiude addirittura da agosto dello scorso anno. “A giugno abbiamo chiesto a Molise Acque di fare un piano di razionalizzazione, se avessimo seguito questa strada oggi non ci sarebbe questa situazione a Campobasso”, evidenzia la prima cittadina. Da alcuni giorni si stanno già facendo chiusure notturne, anche se solo quando il serbatoio si abbassa, acneh a Riccia. “Ci hanno ridotto di parecchio il flusso – spiega il sindaco Pietro Testa – ma noi perdite non ne abbiamo perché lavoriamo bene sulla rete”. Tra i più arrabbiati c’è il sindaco di Larino Pino Puchetti: “Le chiusure notturne noi le facciamo da tempo – risponde dopo la lettera di Molise Acque – occorrerebbe invece fare subito due cose: usare il Pnrr per evitare le dispersioni e migliorare la rete e poi aumentare il prezzo dell’acqua che vendiamo a Puglia e Campania, oggi pagano troppo poco”. Uno dei Comuni virtuosi sul fronte della lotta alla dispersione è Mirabello Sannitico. Qui nessuna chiusura. “Non ci possono obbligare – afferma il sindaco Angelo Miniello – da noi, per fare un esempio, abbiamo investito fondi del Comune per il telecontrollo e la ricerca perdite e con 6mila euro abbiamo risparmiato 300 metri cubi di acqua al giorno”. Sulla stessa lunghezza d’onda Campodipietra: “Abbiamo una dispersione sotto il dieci per cento – evidenzia il primo cittadino Giuseppe Riccitelli – abbiamo il telecontrollo e il nostro serbatoio è pieno”.

A Vinchiaturo il sindaco Luigi Valente ha ricevuto la lettera, ma intanto il suo Comune è passato a Grim “Dunque – dice – sulle chiusure decidono loro”. Infine il caso di Petrella Tifernina: “Non ci possono obbligare – afferma il sindaco Alessandro Amoroso – da noi l’acqua c’è ma se ci chiedono di collaborare non ci tiriamo indietro”.

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